Ai tempi di Roma antica, dalla rupe Tarpea, una parete rocciosa posta su un lato del Campidoglio, venivano gettati i condannati a morte.
Oggi, un professore dice che bisognerebbe buttarvi giù i disabili, invece di perdere tempo e denaro a cercare di dar loro un’educazione e un’istruzione scolastica per un graduale inserimento nella vita sociale.
Chissà poi perché se ne è venuto fuori con una affermazione simile!
Forse si è alzato con i nervi di traverso, oppure gli è andato in tilt il cervello.
La disabilità è, per lui, motivo di condanna a morte.
I disabili rompono le scatole.
Bisogma stargli dietro a un disabile, ha bisogno di cure e di attenzioni particolari.
Che rottura.
Si fa prima a gettarli dalla rupe e non se ne parla più.
Resta il fatto che, se persiste nel proclamare certe stupidaggini, il primo a dover essere gettato giù dalla rupe Tarpea dovrebbe essere proprio lui, per manifesta disabilità mentale.
377) Dio, uomini e zanzare |
Nessun commento:
Posta un commento