Che bisogno aveva di coinvolgere la figlia Sabrina?
Egli, Michele Misseri, aveva ormai confessato.
Si era addossato lui tutte le responsabilità.
Il movente? Egli aveva insidiato la nipote Sarah e lei aveva minacciato di denunciare in giro l’accaduto.
Lui voleva solo dissuaderla e impaurirla ma, essendo un uomo forte, ha inconsapevolmente stretto troppo la corda attorno al suo collo.
Poi l’ha caricata in macchina, l’ha portata in campagna , l’ha violentata, e ha calato il cadavere in un pozzo che nessuno avrebbe mai trovato perché tutti ne ignoravano l’esistenza.
Con la sua confessione agli occhi dell’opinione pubblica egli era ormai diventato l’Orco, lo zio assassino.
L’unico modo per evitare l’ergastolo era quello di farsi passare per pazzo per fare in modo di essere rinchiuso in un manicomio criminale per una decina di anni e poi tornare in libertà.
Il suo destino in carcere o in manicomio era segnato.
Perché ha voluto allora coinvolgere la figlia Sabrina?.
Che razza di padre è quest’uomo che non esita a rovinare la vita di una sua figlia di vent’anni facendola condannare all’ergastolo per cercare di evitare a sé qualche anno di carcere o di manicomio?
I suoi avvocati gli avranno certamente fatto capire che sarebbe stato inevitabilmente condannato comunque a una decina o più di anni di carcere perché il suo coinvolgimento nel delitto è stato troppo odiosamente accolto dalla pubblica opinione, che non capirebbe una condanna leggera .
La vita di quest’uomo era quindi destinata a concludersi ormai dietro le sbarre di una cella.
E allora, perché ha coinvolto la figlia Sabrina?
Se anche egli avesse saputo con certezza che lei era la vera assassina della piccola Sarah, a questo punto era inutile coinvolgerla nella colpa.
Tutto era ormai contro di lui.
La sua confessione era stata fatta e e le autorità di polizia erano convinte della sua colpevolezza ed avevano in mano l’assassino reo confesso.
E dunque, perché?
Solo la sua meschinità di padre e di uomo gli ha fatto fare un passo così odioso.
Egli con questo ha dimostrato di essere un fallito come uomo, e un fallito come padre.
Come uomo perchè prima confessa, poi ritratta, poi di nuovo confessa, poi ...coinvolge gli altri, addirittura la figlia: neanche il più vigliacco degli uomini si sarebbe comportato così.
Come padre egli avrebbe dovuto accettare di immolarsi per il bene della sua famiglia e in special modo della sua figlia assassina, la quale avrebbe poi avuto davanti a sé tutta una vita per vivere di rimorsi ed espiare così, con la pena quotidiana del vivere, il delitto commesso in un momento di inconsulta gelosia.
Certamente, così facendo, egli sarebbe diventato, agli occhi della pubblica opinione come ormai lo era diventato , l’odioso Orco, lo zio assassino.
Ma almeno dentro di sé avrebbe potuto essere orgoglioso del suo sacrificio per salvare la vita di sua figlia.
Invece così!
Pover'uomo meschino e vile.
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