22 novembre 2010

218.0) Un uomo ( un partito) in vendita.

Un uomo ( un partito) in vendita.

In questi giorni tutti lo cercano, tutti lo vogliono.
E lui non si fa desiderare.
E’ in tutti i telegiornali, in tutte le trasmissioni politiche.
Come mai?
E’ successo che il governo Berlusconi, con la defezione di un certo numero di parlamentari che hanno aderito al nuovo partito F.L.I. di Fini, teme di non avere i numeri per superare lo scoglio del voto di fiducia previsto per il prossimo 14 dicembre, e allora cerca di indurre qualcuno nel variopinto mondo dell’opposizione a prendere il posto dei dissidenti .

E chi meglio di Casini, sempre alla ricerca di una poltrona da ministro, e chi meglio dei parlamentari dell’UDC sempre alla ricerca di qualche posto di privilegio e di comando per avere la sensazione di essere qualcuno?
Venderebbero l’anima al diavolo pur di contare ancora qualcosa in politica.

Però prima fanno la bocca storta: "Ma dai, ma come ! noi al governo con Berlusconi? Mai e poi mai; ne ha combinate troppe per i nostri gusti".


Però poi, superata la fase dell’iniziale disgusto, " Ma sì, dai, per il bene dell’Italia, sediamoci a un tavolo e vediamo di confrontare argomento per argomento le nostre posizioni
( frase che tradotta significa: bisogna vedere che vantaggio ce ne viene, perchè caro Berlusconi ricordati che in primavera 2011 sono previste le elezioni comunali di importanti comuni quali: Torino, Milano, Napoli e Bologna. Suvvia Berlusconi, non fare lo spilorcio, quantifica! Metti nero su bianco. Concedi posti e prebende e noi ti voteremo la fiducia.

Ecco qui tracciata in poche righe la storia di un uomo (di un partito ) in vendita.
Che schifo.


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