10 novembre 2010

212.0) Di miracoli parlando.

Di miracoli parlando.
C’è una chiesa  di un convento a Santa Fè, nel Nuovo Messico,  la cui costruzione si dice sia stata ultimata niente di meno che da San Giuseppe in persona.
Era successo che il progettista della Chiesa si fosse dimenticato  di prevedere una  scala che doveva portare le suorine  dal pianterreno della chiesa al  piano superiore, nel coro e da lì alle loro camerette, alle loro celle nel convento.
Naturalmente i muratori, non avendo il progetto della scala non la costruirono mai e così le suorine  erano impossibilitate  ad accedere ai piani superiori  del convento.
Un gruppo di altre persone   avrebbe a questo punto   impugnato causa al  progettista e alla impresa di costruzione o quanto meno non avrebbe pagato l’opera fino al termine  dei lavori.
Ma le buone suorine,  non volendo inimicarsi col prossimo,  si raccolsero in preghiera  e pregarono, pregarono  incessantemente  Dio per nove giorni, dopo di che si presentò alla porta del convento una persona   che si qualificò come falegname e si mise a disposizione per costruire gratuitamente  la scala di cui si sentiva la necessità.
Ottenuto l’assenso delle suore, si mise all’opera e in pochi giorni costruì la scala che si può ammirare  nelle fotografie seguenti.















Questa scala presenta delle  particolarità fuori dal comune: Anzitutto essa non  è appoggiata a nessun pilastro  e non si capisce come faccia  ad esistere. Tutto il suo peso grava sul primo scalino.  Il che vuol dire che è sospesa senza nessun supporto


Inoltre  è stata costruita senza l’utilizzo di nessun chiodo o colla.
Praticamente è una scala che nessun falegname terreno avrebbe potuto  costruire.
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Dopo sei mesi, terminata l’opera il falegname scomparve né chiese mai di essere pagato.
Per questo si dice che la scala sia stata costruita da San Giuseppe in persona,  il falegname padre putativo di Gesù e viene chiamata “ la scala miracolosa”.
A uno scettico come me la cosa fa sorridere, in quanto  ritengo che i santi, in Paradiso, abbiano qualcosa di meglio da fare che  divertirsi a stupirci con dei miracoli  strani e  bizzarri.
Dio poteva in questo caso suggerire  alla buone suore di fare causa al  progettista  e fare in modo  che la vincessero obbligando così il progettista  a far costruire la scala dimenticata .


Oppure poteva  mandare un falegname terreno disoccupato e desideroso di mostrare le proprie capacità a costruire la scala e a  ottenere il giusto salario per la sua opera.
Che bisogno c’era di costruire una scala che  sta in piedi sfidando le leggi fisiche  ed è talmente ben fatta che non ha richiesto l’uso di colla o chiodi?
In Paradiso volevano stupirci con effetti speciali, e certamente ci sono riusciti, perchè la scala esiste ed è lì da vedere.



Però, viene da dire,  se hanno queste  facoltà, perché non le usano per  fare cose un pò più serie,  e necessarie all’umanità, quali ad esempio debellare la fame o le malattie nel terzo mondo ?
Invece di tante scale miracolose, o di  ampolline di sangue che si liquefano  come accade a Napoli, perché  questi abitanti del Paradiso non supplicano Dio di  evitare  alle madri africane lo strazio di vedere i loro bimbi morire tra le loro braccia  di fame,  di sete, o  di Aids.?
Sono così burloni questi santi del Paradiso che ci vogliono incantare  con effetti speciali?
Perché non pregano Dio di fare in modo  che  per un giorno, un giorno solo, ogni tanto  su questa terra  nessun essere umano   muoia o si ammali, o che per un giorno, un giorno solo   in nessun luogo della terra  si spari  o si facciano guerre?
Di santi che  ci aiutino a santificarci abbiamo bisogno noi uomini, non di  santi che fanno miracoli  stupidi  per stupirci  e farci dire degli “Oooooh! Ooooh!” di meraviglia.
Poi, i Santi facciano quello che vogliono, anche i burloni, se lo desiderano, ma sappiano che non tutti rimarranno incantati dai loro giochetti di prestigio : qualche scettico come il sottoscritto in qualche parte del mondo  lo si trova sempre.


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