Di miracoli parlando.
C’è una chiesa di un convento a Santa Fè, nel Nuovo Messico, la cui costruzione si dice sia stata ultimata niente di meno che da San Giuseppe in persona.
Era successo che il progettista della Chiesa si fosse dimenticato di prevedere una scala che doveva portare le suorine dal pianterreno della chiesa al piano superiore, nel coro e da lì alle loro camerette, alle loro celle nel convento.
Naturalmente i muratori, non avendo il progetto della scala non la costruirono mai e così le suorine erano impossibilitate ad accedere ai piani superiori del convento.
Un gruppo di altre persone avrebbe a questo punto impugnato causa al progettista e alla impresa di costruzione o quanto meno non avrebbe pagato l’opera fino al termine dei lavori.
Ma le buone suorine, non volendo inimicarsi col prossimo, si raccolsero in preghiera e pregarono, pregarono incessantemente Dio per nove giorni, dopo di che si presentò alla porta del convento una persona che si qualificò come falegname e si mise a disposizione per costruire gratuitamente la scala di cui si sentiva la necessità.
Ottenuto l’assenso delle suore, si mise all’opera e in pochi giorni costruì la scala che si può ammirare nelle fotografie seguenti.


Questa scala presenta delle particolarità fuori dal comune: Anzitutto essa non è appoggiata a nessun pilastro e non si capisce come faccia ad esistere. Tutto il suo peso grava sul primo scalino. Il che vuol dire che è sospesa senza nessun supporto
Inoltre è stata costruita senza l’utilizzo di nessun chiodo o colla.
Praticamente è una scala che nessun falegname terreno avrebbe potuto costruire.
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Dopo sei mesi, terminata l’opera il falegname scomparve né chiese mai di essere pagato.
Per questo si dice che la scala sia stata costruita da San Giuseppe in persona, il falegname padre putativo di Gesù e viene chiamata “ la scala miracolosa”.
A uno scettico come me la cosa fa sorridere, in quanto ritengo che i santi, in Paradiso, abbiano qualcosa di meglio da fare che divertirsi a stupirci con dei miracoli strani e bizzarri.
Dio poteva in questo caso suggerire alla buone suore di fare causa al progettista e fare in modo che la vincessero obbligando così il progettista a far costruire la scala dimenticata .
Oppure poteva mandare un falegname terreno disoccupato e desideroso di mostrare le proprie capacità a costruire la scala e a ottenere il giusto salario per la sua opera.
Che bisogno c’era di costruire una scala che sta in piedi sfidando le leggi fisiche ed è talmente ben fatta che non ha richiesto l’uso di colla o chiodi?
In Paradiso volevano stupirci con effetti speciali, e certamente ci sono riusciti, perchè la scala esiste ed è lì da vedere.


Però, viene da dire, se hanno queste facoltà, perché non le usano per fare cose un pò più serie, e necessarie all’umanità, quali ad esempio debellare la fame o le malattie nel terzo mondo ?
Invece di tante scale miracolose, o di ampolline di sangue che si liquefano come accade a Napoli, perché questi abitanti del Paradiso non supplicano Dio di evitare alle madri africane lo strazio di vedere i loro bimbi morire tra le loro braccia di fame, di sete, o di Aids.?
Sono così burloni questi santi del Paradiso che ci vogliono incantare con effetti speciali?
Perché non pregano Dio di fare in modo che per un giorno, un giorno solo, ogni tanto su questa terra nessun essere umano muoia o si ammali, o che per un giorno, un giorno solo in nessun luogo della terra si spari o si facciano guerre?
Di santi che ci aiutino a santificarci abbiamo bisogno noi uomini, non di santi che fanno miracoli stupidi per stupirci e farci dire degli “Oooooh! Ooooh!” di meraviglia.
Poi, i Santi facciano quello che vogliono, anche i burloni, se lo desiderano, ma sappiano che non tutti rimarranno incantati dai loro giochetti di prestigio : qualche scettico come il sottoscritto in qualche parte del mondo lo si trova sempre.
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