Solo qualche eletto sa il perché sia stata scelta la data del 17 marzo per celebrare l'anniversario dell'Unità d’Italia.
Essa ricorda il 17 marzo 1861, cioè il giorno in cui Vittorio Emanuele II° fu proclamato re d’Italia.
Ma cosa c'entra?: oggi l’Italia è una Repubblica e alla monarchia non tornerà più e quindi tanto valeva celebrare l’Unità d'Italia nel giorno della Festa della Repubblica.
Considerate le reazioni negative di molta parte degli italiani ed anche il fatto che alcune categorie di cittadini ci rimetteranno dei soldi , mentre altre ne avranno dei benefici economici, e visto che solo una parte del governo è stata solidale con la scelta del 17 marzo ,siamo ancora in tempo a cambiare la data di questa festa fintanto che il Parlamento non l’abbia approvata.
Invece di istituire una nuova festa in data 17 marzo si sarebbe potuto festeggiare il 150 anniversario dell’Unità d’ Italia il 2 giugno.
La Festa del 2 giugno sarebbe così diventata la Festa della Repubblica e del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Tutto sarebbe stato a costo zero, nessuno ci avrebbe rimesso o guadagnato., perché la festa c’è già , e si tratterebbe solo di modificarne il nome.
Ogni anno, poi, si aggiornerebbe il numero degli anni di anniversario, e quindi il 2 giugno, oltre che Festa della Repubblica diventerebbe anche motivo per ricordare da quanti anni noi italiani ufficialmente dovremmo considerarci riuniti insieme in un solo popolo , e da quanti anni invece questo obiettivo sta fallendo.
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