14 febbraio 2011

25.1) Ma se Gesù ha sconfitto la morte, come mai si continua a morire?

Ma se Gesù ha sconfitto la morte, come mai si continua a morire?

Ho fatto questa domanda al mio amico frate Antonio da Bergamo, che in risposta mi ha fatto un discorso complicato pieno di citazioni bibliche e di concetti teologici, per me inarrivabili.

Tuttavia, quel poco che ho capito, è questo che metto per iscritto in modo da poterlo rileggere ogni tanto.

La morte è entrata nell’umanità a causa del peccato originale.
Tra i castighi a cui Dio ha sottoposto i nostri progenitori vi fu anche la fissazione di un termine per la loro vita corporale.
E, passato neanche molto tempo, se ne ebbe la riprova fisica con la morte di Abele ad opera del fratello Caino.

Occorreva che gli uomini si riconciliassero con Dio, ma nessun uomo, per quanto importante fosse, poteva diventare interlocutore di Dio e parlarGli da pari a pari, chiedendoGli di archiviare la condanna alla morte per l’umanità intera.

Dio, nella sua infinita sapienza, escogitò, diciamo pure, lo stratagemma di incarnare Sè stesso e diventare uomo. Cosicché questo Uomo-Dio avrebbe avuto l’autorevolezza e la capacità di fare da mediatore con lo stesso Dio Padre al fine di farlo almeno parzialmente recedere dal concetto di morte fisica.

Il Figlio di Dio, quindi, Gesù si è offerto in sacrificio al Padre per ottenere all’umanità il perdono e la revoca di tante sanzioni tra cui la morte.

Gesù si è lasciato crocifiggere dagli uomini per sconfiggere la morte degli uomini.

Eppure la morte continua ad esistere nell’umanità!
Forse che Gesù ha fallito il suo compito? O non è stato ascoltato con attenzione da Dio Padre?

Il peccato originale continua a produrre i suoi effetti di morte fisica delle persone.





L’unico essere umano nato senza il peccato originale per privilegio ricevuto, la Madonna, infatti non è mai morta.
Non poteva morire, non essendo valide per Lei le conseguenze mortifere del peccato di Adamo e d Eva, e quindi è assolutamente inutile cercare su questa terra il luogo dove sarebbe stata sepolta.
Essa è stata assunta in cielo in anima e corpo.
Credere o non credere, ma il ragionamento logico è coerente e implica la credenza.

Anche Gesù è nato senza il peccato originale.
E difatti non poteva morire e non è morto.

Egli tuttavia, per sconfiggere la morte, si è lasciato morire, almeno provvisoriamente per tre giorni.
Come diciamo nel Credo, durante i tre giorni che il suo corpo è rimasto nel sepolcro, Egli è disceso negli inferi, cioè nel regno della morte.
Poi, come voleva dimostrare, la sua natura di Dio ha vinto la morte ed è resuscitato, tornando in vita con un corpo però adesso speciale e glorioso, non più soggetto alle leggi fisiche.

Egli non ha cancellato la morte dall’umanità come era sperabile che avvenisse.
Ha solo fatto in modo che la morte non avesse il sopravvento sull’uomo a titolo definitivo.
E difatti l’uomo, dopo un congruo periodo passato negli inferi, nel regno della morte, come ha fatto Gesù, è destinato a resuscitare , e dopo aver ascoltato il giudizio finale sulle opere compiute in vita , trascorrerà l’eternità probabilmente con un corpo adesso speciale e non più soggetto alle leggi fisiche, o in completa allegrezza in Paradiso o nella più oscura maledizione lontano dalle consolazioni celesti.

Potevamo aspettarci qualcosa in più da Dio, nel senso che la morte di Gesù avrebbe dovuto provocare il pieno ripristino delle beatitudini di vita senza il termine della morte, come era prima del peccato originale?

Può darsi, ma Dio ha voluto così, e a noi non resta che accettare senza crearci troppi problemi le sue decisioni, che comunque, dobbiamo esserne certi, sono fatte per darci una vita felice e serena pur in mezzo alle difficoltà.

Elucubrazioni mentali di Frate Antonio da Bergamo.

Gesù è rimasto tre giorni nel regno degli inferi, nel regno della morte.
Avrebbe potuto anche fare a meno di andarci, resuscitando un minuto dopo la sua deposizione dalla croce, ma ha voluto in questo modo farci capire che anche noi, prima di risorgere a nuova vita dopo il giudizio finale , dobbiamo sottoporci per un periodo, di cui ignoriamo la durata , al triste rituale della morte del nostro corpo fisico.

Proviamo a pensare a cosa può essere successo in quei tre giorni in Paradiso e nel regno degli inferi.


Chissà che sconcerto tra gli Angeli, i Cherubini, i Serafini etc. al constatare che il Paradiso era ormai senza alcuna Autorità perchè Dio era divenuto preda e vittima del Maligno!

Chissà quante defezioni verso quest’ultimo, ritenuto ormai a ragione il trionfatore di Dio.
Perché anche gli angeli, ne sono certo, saltano più volentieri sul carro del vincitore che su quello dello sconfitto.


E chissà invece che gioia nelle legioni di Satana al constatare che quel Dio che li aveva scacciati a suo tempo in malo modo dal Paradiso, adesso era loro prigioniero, inerme e senza vita, e nel dover arginare in qualche modo il flusso delle legioni di angeli che stavano per tradirlo e si arruolavano negli Inferi per fondare nuove legioni maligne.

Ma il caos è durato solo tre giorni.
Dopo di che , su  in cielo e giù in basso , tutto ha ripreso il suo corso normale.

Dio è tornato a fare Dio, e Satana a fare il Maligno.
E gli uomini a barcamenarsi tra azioni buone e azioni riprovevoli, come è sempre avvenuto e come avverrà sino alla fine dei tempi.


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