18 marzo 2011

50.1) Fondamentalismo e integralismo religioso.

Integralismo religioso e fondamentalismo.

Nell'uso corrente, termini come integralismo e fondamentalismo hanno acquisito il significato generico e approssimativo di propensione all'oppressione e alla violenza – che potrebbe essere anche solo verbale – da parte di gruppi religiosi nel portare avanti le loro idee e tradizioni.

I due termini, che vengono usati semplicemente come sinonimi di “fanatismo”, hanno origini e significati diversi.
Il fondamentalismo nasce in alcune chiese protestanti, e indica una serie di principî inderogabili e fondamentali, fra i quali ha un particolare rilievo il principio di fede secondo cui la Bibbia, in tutto ciò che afferma, è da considerarsi priva di errori, incluse le sue parti storiche e scientifiche, mentre, al contrario i cattolici, gli ortodossi, le Chiese protestanti storiche (luterani, calvinisti) e gli anglicani, invece, affermano che la Bibbia essendo ispirata da Dio sia perciò infallibile solo in materia di fede e di morale, ma non necessariamente esente da errori nelle sue parti storiche e scientifiche (come a voler dire che Dio non sbaglia mai quando ci indica dei principi morali da seguire, ma è completamente inaffidabile quando parla di cose scientifiche, proprio Lui che ha creato il mondo e le leggi fisiche, scientifiche e matematiche che lo governano).
Mah, misteri del fanatismo religioso.

In particolare, il principio di fondamentalismo in ambito cattolico , prevede che non possa essere negato ai cattolici il diritto-dovere di promuovere integralmente e portare avanti le proprie posizioni e rivendicazioni anche in ambito legislativo trasformando così praticamente alcune leggi, nel momento stesso in cui tali posizioni venissero forzosamente imposte anche ai non cattolici, in integralismo religioso.

L'uso denigratorio del termine integralismo è conseguente alle polemiche sorte a causa delle differenze tra convinzioni religiose e leggi statali, cioè nasce dagli attriti tra la sfera politica e la sfera religiosa.
Diversamente da un programma di azione politica, che deve necessariamente tenere conto dell’evolversi della società, dei nuovi costumi, delle nuove richieste della popolazione, e deve quindi essere mutevole ed adattabile alle nuove situazioni di fatto, le dottrine religiose tendono invece ad essere praticamente immutabili cambiando assai lentamente col passare del tempo, e rimanendo per questo motivo indietro anni luce rispetto alle mutate esigenze e richieste della società civile.
Per dirla in parole povere, uno Stato governato dal fondamentalismo e dall'integralismo religioso, rimane indietro nelle sue leggi, rispetto alle mutate esigenze della società civile e diventa uno Stato ingiusto , perchè trasforma le convinzioni morali ed etiche di una sola parte in obblighi generalizzati per l’intera popolazione.

Quindi è decisamente meglio tenere distinte le sfere della politica e dell'economia dalla religione, qualunque essa sia.
E' auspicabile non essere mai governati dai preti, che si chiamino sacerdoti o ayatollah o imam o talibans, perchè uno Stato così è fonte di ingiustizie sociali e di arretratezza di costumi.
E’ doveroso che lo Stato sia laico e quindi aperto, senza principi fondamentali o integrali da seguire, alle mutevoli istanze della società.



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