La Lega Nord sbaglia ad avere paura di Gheddafi.
Non dobbiamo avere problemi morali nel fare la guerra ad un criminale dittatore che da 40 anni uccide e affama il suo popolo.
Dobbiamo ad ogni costo aiutare il popolo libico a riconquistare la sua libertà, perché è lo stesso popolo, con la sua rivolta, che ce l’ha chiesto.
Parlano a sfavore di Gheddafi le migliaia di fosse comuni fatte scavare sulle spiagge libiche per eliminare nel corso degli anni i suoi oppositori, ed anche i bombardamenti aerei indiscriminati sulla popolazione civile delle città in rivolta.
Inoltre si dice che abbia circondato i luoghi del suo potere, che presumibilmente saranno attaccati dalla coalizione militare Nato Onu, con migliaia di prigionieri politici e di civili rastrellati per le strade, a fare da scudo umano.
Uno che si comporta così con il suo popolo, e che per questo è ormai odiato dal suo popolo stesso, non ha il diritto di continuare a governare la Libia.
Non ha il diritto di opprimere ancora il suo popolo.
E la Lega Nord sbaglia a volersene lavare le mani e a starsene fuori.
Dice che un domani Gheddafi, se non sconfitto, non ci darà più il gas e il petrolio anche a pagarli a peso d'oro: ok , ma non possiamo sempre subordinare tutto all'economia. Salvare migliaia di vite umane libiche dalla furia omicida del loro dittatore è un impegno morale che val bene qualche disagio economico.
I criminali dittatori devono essere eliminati anche fisicamente , quando è il loro stesso popolo, insorgendo, a chiederlo alla comunità internazionale.
E l'Italia, nonostante il parere contrario della Lega Nord, fa bene ad essere dalla parte di coloro che, anche attraverso l'uso della forza militare, portano aiuto e libertà ad un popolo per troppi anni oppresso e schiavizzato dai suoi demoniaci governanti.
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