10 giugno 2011

102.1) Dopo il referendum una scappatoia la si trova sempre.

pDopo il referendum una scappatoia la si trova sempre.





Chi vuol governare fregandosene bellamente dei desideri del popolo, non ha mai paura dei referendum abrogativi di una legge.
Il popolo magari ti boccia la legge incriminata, ma niente paura.

Trascorso qualche anno la legge viene riproposta tal quale a prima, avendo semplicemente l’accortezza di cambiarne il nome.
Et voilà, il gioco è fatto.

Qualche tempo fa un referendum abrogò (non so più per quali motivi) il ministero dell’Agricoltura.
Forse che oggi il Ministero dell’Agricoltura non esiste più?
Certo che esiste, semplicemente si chiama Ministero delle Politiche Agricole.
Ed ha un suo bel palazzo e una sua corte di Dirigenti e impiegati, come e più di prima.
Così hanno fatto col Ministero della Sanità, che oggi si chiama ministero della Salute.

Qualche tempo fa un referendum abrogò la legge che permetteva in Italia la costruzione di centrali nucleari.
E allora? Non si potranno mai più costruire centrali nucleari?
Il governo attuale, e forse anche quello di prima, ha fatto approvare una legge per cui tra qualche anno in Italia si potranno di nuovo costruire una ventina di centrali nucleari.
Subito nasce un comitato per l’abrogazione di tale legge tramite referendum.
Il governo allora che ti fà?
Elimina la legge soggetta a referendum abrogativo e mette la stessa norma in un’altra legge chiamata “decreto Omnibus”.
Ma siccome i giudici hanno capito l’inganno, anche se essendo di sinistra, come dice Berlusconi, avrebbero dovuto essere scemi, la Corte di Cassazione e poi la Corte Costituzionale approvano una norma per cui il referendum antinucleare abrogherà, non più la vecchia legge eliminata dal governo, ma l’articolo nuclearista contenuto nella "Omnibus".

Eppure,  vogliamo scommettere che tra qualche anno, il governo, un governo qualsiasi che voglia fregarsene delle aspettative del popolo, ci riproporrà di nuovo  la questione della costruzione di centrali nucleari?

Semplicemente, invece di centrali nucleari, le chiamerà ad es. centrali per la produzione di energia derivata  dall’ atomo, e noi e i nostri referendum abrogativi saremo stati fregati un’altra volta.


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