10 settembre 2011

154.1) Bergamo: Alle dieci di sera tutti a nanna. Alle sei di mattina l'aeroporto ti dà la sveglia

I cittadini di Bergamo sono  trattati come bambini:
Alle dieci di sera il Campanone li  invita, con cento rintocchi,  a chiudersi in camera da letto, 
Alle sei di mattina l’aeroporto dà loro la sveglia.




Per noi che viviamo in condominio ci sono orari e tempi da rispettare per non disturbare la quiete dei vicini o il loro silenzio.
Ad esempio prima delle otto di mattina non ti puoi mettere a tagliare la siepe del tuo giardino con la motosega elettrica o a scoppio.
Altro  esempio:  i bambini non possono giocare in cortile schiamazzando dalle tredici alle quindici, ore in cui i vicini di casa hanno diritto di farsi un pisolino.
Etc;etc: etc.

Questi comportamenti sono dettati dal fatto di mantenere la pace sociale e i rapporti di buon vicinato in uno stato di accattivante benessere .
Chi li viola è passibile di denuncia all’amministratore condominiale, con reprimende e multe per il suo comportamento, fino alla denuncia penale e relativa condanna.processuale.

Se tutto questo avviene in un condominio, non si capisce perché non possa accadere anche nei rapporti tra aeroporto e città di Bergamo e paesi limitrofi.
Quand’ero piccolo e in collegio, alle sei e un quarto suonava, con un suono stridulo e irritante, la campanella della sveglia e tutti noi dovevamo in fretta e furia alzarci, lavarci, vestirci, rifare il letto, andare in cappella per partecipare alla messa, recarci in refettorio a fare colazione, prendere la cartella già preparata la sera prima  e metterci in cammino  per essere alle otto davanti alla scuola ,  prima dello squillo della campanella di ingresso.

Ebbene mi sembra di essere tornato a quei tempi.
Ma allora ero giovane e forse la prendevo con più filosofia. 
Oggi invece che  gli anni sono tanti sulle spalle,  con irritazione sempre più crescente devo subire la sveglia da parte degli aerei dell’aeroporto lì intorno.
Infatti, alle sei e quindici di ogni giorno feriale ed anche festivo, mentre la maggior parte delle persone ancora dorme della grossa, improvvisamente i dirigenti aeroportuali decidono di dare la sveglia ai dormiglioni bergamaschi.
Ogni cinque minuti ti fanno partire un aereo cargo dopo l’altro, che ti fà sobbalzare nel letto, oppure sempre in quell’orario ti fanno atterrare sulla pista i jet che serviranno poi per il trasporto persone, ed inoltre  semore in quell'orario mattiniero fanno anche in modo che gli aerei già presenti nei piazzali di posteggio si mettano a scaldare i motori per farsi trovare pronti di li a poco per la partenza.
Per le tue orecchie, a quell’ora, ,un caos, un immensa improvvisa stonata grancassa di rumori infernali.
Si sa benissimo che alle sei e un quarto alcuni di noi sono già in viaggio fuori di casa per recarsi sul posto di lavoro, ma costoro hanno tutta la nostra comprensione umana, mentre la maggior parte di noi a quell’ora ancora vorrebbe dormire un’altra mezz’ora almeno.

Possibile che le autorità aeroportuali non abbiano ancora capito che gli aerei cargo, pieni di merci e di mercanzie, potrebbero iniziare a decollare senza rompere i timpani a nessuno, in un’ora più decente per i malcapitati nervi dei cittadini abitanti intorno all’aeroporto?
Come nel condominio di cui sopra, se coloro che comandano in aeroporto non sono in grado di intuirlo da soli, forse qualcuno dovrebbe farglielo capire con multe salate e richieste di riparazione dei danni acustici e nervosi provocati alla popolazione, fino a giungere alla chiusura  per qualche tempo di questo aeroporto sorto, in barba alle leggi e ad ogni logica urbanistica, , in un territorio troppo vicino alla città e ai paesi con essa confinanti.
Già gli abitanti  di Bergamo sono trattati come fossero dei bambini: 
alle dieci di sera il Campanone di Città alta suona cento colpi per invitare la popolazione a chiudersi in camera da letto, e poi, alle sei di mattina ci pensa l’aeroporto a dar ad essa la sveglia.

La gente continua a sopportare perché,  ci viene detto, l’aeroporto è una grande opportunità per le attività lavorative della zona. 
Ma se per noi è solo fonte di disagio  e malattie nervose da inquinamento acustico e ambientale, prima o poi , come è stato fatto per le aziende produttrici di amianto, speriamo che lo chiudano.

E pazienza, se per prendere l’aereo dovremo fare 50 km in più in direzione Milano o in direzione Brescia.
Ce la faremo, come dice una pubblicità televisiva di questi giorni.


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