3 gennaio 2012

3.2) Questi preti famosi rimasti al titolo di “don”

Questi preti famosi rimasti al titolo di “don”




Mi ricordo che tempo fa il prete della mia parrocchia, un bravo e scrupoloso “prete di campagna”, senza meriti di particolare significato per noi parrocchiani, venne dalle gerarchie ecclesiastiche insignito del titolo di 
“ camerlengo segreto in soprannumero di Sua Santità “.
Da allora il bravuomo  poté esibire sulla carta intestata della parrocchia e sul citofono di casa sua il titolo di “Monsignore” e indossare, nelle occasioni solenni che egli moltiplicava, una nuova  lunga veste da prete con polsini e colletto viola, sulla quale facevano bella mostra di sé una trentina o più  di bottoni violacei, e tutto questo  gli permetteva di andarsene in giro impettito e a testa alta, pienamente soddisfatto della importanza sociale ormai raggiunta e certificata.

Molta meraviglia desta in me perciò il fatto che diversi preti diventati famosi sia per le loro frequenti apparizioni nei salotti televisivi per dire la loro su ogni stupidaggine, sia perché fondatori di gruppi di aiuto sociale con autorizzata distribuzione di droga, viveri e vestiario ai drogati e agli emarginati ricevendone in cambio dalla società civile, almeno 50euro per ogni pasto caldo da 5 euro elargito,  oppure perché preti fondatori di grandiose opere come case di cura od ospedali miliardari pieni di debiti, o di associazioni contro i fenomeni mafiosi e via cantando, siano dalle autorità ecclesiastiche lasciati lì al titolo di “don”, come un qualsiasi sconosciuto curato di campagna alle prime armi.

I vari don Mazzi, i don Resmini, i don Verzè, i don Riboldi , i don Ciotti, i don Benzi  e i don Gallo etc., pur essendo assurti a livelli di notorietà televisiva e mediatica forse più dei cardinali, sono ancora e solo titolati con dei “don” e non hanno avuto le promozioni o le carriere ecclesiastiche che noi gente semplice ci saremmo aspettati.
Sembra quasi che la chiesa diffidi di loro, che non si fidi delle loro tanto decantate opere di bene, ed anzi ci veda sotto sotto qualcosa se non di losco, almeno di poco chiaro.
E, per l’esperienza acquisita nei secoli, dobbiamo ammettere che in queste cose la Chiesa ci vede molto bene e se ci va coi piedi di piombo ad elargire a costoro prebende e promozioni un qualche motivo ci sarà.
Prendiamone atto e smettiamo di venerare e dare troppa importanza a dei poveri preti televisivi che la Chiesa continua a chiamare col semplice titolo di “don”, mentre noi vorremmo vederli  fatti  tutti santi subito.



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