14 aprile 2012

41.2) Maroni, il finto tonto




Maroni, il finto tonto



Salta fuori che nella Lega Nord tutti sapevano.
Si sapeva che la Rosi Mauro plagiava il Bossi.
Si sapeva che i figli di Bossi erano dei poveri mentecatti sempre alla ricerca di soldi dalle casse del partito.
Si sapeva che la moglie di Bossi spendeva e spandeva a man bassa per ogni cosa che le saltava in mente di fare.
Si sapeva che i componenti del Cerchio Magico si approfittavano della malattia del Bossi.
Si sapeva che il tesoriere Belsito invece di girare alle sezioni del partito o ai Comuni leghisti in difficoltà di bilancio i soldi in esubero, preferiva investirli in Tanzania. e forse forse anche per suoi usi personali…
Si sapeva che il Castelli aveva manifestato dei dubbi sui conti presentati dal tesoriere.
Si sapeva che il Calderoli non era la verginella maialina che voleva apparire.
Tutti sapevano tutto questo, tranne uno.
Il buon Maroni.
Lui, l’innocentino, il barbaro sognante, non sapeva niente. Lui non aveva capito niente.
Lui non immaginava neppure niente.
Lui continuava ad essere duro e puro. Un barbaro capace di arringare i suoi scrivendo su Twitter, e sognante di prendere quanto prima il posto di Bossi.

Chiunque direbbe che di fronte a tanta evidenza di marciume, uno che non vede, non sente e non capisce o è uno spostato o è un finto tonto.
E la Lega, a uno così, che viveva sulle nuvole gli sta affidando la direzione del partito?
C’è qualcosa che non quadra, che non convince.

Perchè è assodato che Maroni sappia navigare bene sott’acqua o nelle acque torbide senza apparire e senza farsi notare , e che la Lega con lui al comando, in superfice tornerà pulita, ma sotto sotto diventerà un deposito e una discarica di brutture e di marciume.

Leghisti, occhio, state in campana !!!

Il Maroni all'apparenza così lindo e pulito, con la scopa in mano, siete sicuri che, a guardarci bene, sia così perfettino anche sotto sotto?



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