20 maggio 2012

56.2) 20 maggio 1989

Oggi è di nuovo un 20 maggio: che ricordi!



Te ne sei andata
All’alba di un venti maggio di tanti anni fa
Ed io sono sprofondato nell’abisso.

Poi, col passare del tempo
Con le figlie che crescendo diventavano il tuo ritratto
La quiete e la pace interiore son tornate,
Ed io oggi sogno di te,
Non più malata, ma sempre giovane e bella.

Io sono invecchiato
Ma tu no,
Nei miei ricordi e nelle foto che gelosamente conservo.


Io ormai sono un vecchio
Che desidera finalmente ricongiungersi
Con la sua moglie giovane e bella.
Ma neanche tanto presto però,
Tu guarda che contraddizione,
Perché accanto ai miei nipotini
Che non ci sarebbero se non ci fossi stata tu
Adesso mi piace di nuovo vivere.

Scusami tanto
Ma, i loro occhi, la voce, il sorriso,
E l’essere chiamato nonno
Mi fanno ritardare il desiderio di infinito
Che c’è in me quando penso a te.

Ma tu su me e noi tutti
Specialmente oggi che è il tuo anniversario,
Veglia e continua a pregare per noi da lassù
Affinchè ci sia lieve e sereno il cammino
Sino al momento fissato
Che la nostra candelina sia spenta.

Ed allora il ricongiungersi con te sarà una festa.


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