29 settembre 2012

79.2) Libertà di stampa o di diffamazione?

Libertà di stampa o di diffamazione?


 Ieri è stato arrestato il regista israelo-americano autore del  film contro Maometto che ha offeso miliardi di musulmani praticanti e causato disordini con la morte di molte persone.
 Lui si difende dicendo che i reati di opinione non devono essere puniti e che quindi lui era libero di dire la sua su Maometto. 
Questa è la cosiddetta “libertà di stampa” e una Nazione che non la garantisce è una Nazione barbara, come barbari e antiquati sono coloro che reagiscono con la violenza. 

Per pura combinazione, negli stessi giorni  in Italia è accaduto un episodio che ha fatto gridare alla mancata libertà di stampa anche qui da noi. 
E’ successo che tempo addietro sul quotidiano “ Il Giornale” era apparso, firmato con uno pseudonimo, un articolo diffamatorio e pieno di falsità contro una persona e i suoi famigliari. 
 Invano i destinatari di questa diffamazione avevano  cercato di far rettificare l’articolo chiedendo una smentita e una ritrattazione al giornale.
 Niente da fare: si è dovuti andare per vie legali ed il Tribunale, in seconda istanza, ha condannato il direttore del quotidiano a 14 mesi di carcere per avere omesso il doveroso controllo di veridicità su quanto scritto e pubblicato.
 Anche questo nostro direttore di giornale, come il regista di cui sopra, si difende dicendo che così viene violata la libertà di stampa, etc, etc.  e che quindi il nostro Paese è una Paese barbaro etc, etc.

 Una considerazione viene spontanea: 
entrambi questi due personaggi non hanno ancora capito che la legge deve  tutelare  la libertà di pensiero , di espressione e di stampa, ma non  la libertà di diffamazione o di incitamento all’odio .
 E quindi la condanna ben gli sta a questi due  personaggi che con la  loro opera  o l' omissione di controllo hanno causato danni a persone innocenti.

 Nel caso poi del giornalista Sallusti, direttore del “Giornale”, posso esprimere la mia opinione personale e cioè che la condanna gli sta bene a prescindere, anche solo per l’antipatia che suscita in molte persone con quel suo fare arrogante e luciferino che assume quando appare in Tv;
 ma forse era meglio che invece del carcere gli fosse stata comminata una pena pecuniaria, che so, di un milione di euro, perché certe persone capiscono la lezione solo se vengono toccate nel portafogli ed inoltre con questa cifra si sarebbero  potute adeguatamente rimborsare le persone oggetto della diffamazione per il danno di immagine e di vita che hanno subito.


Altri articoli su CaCostume e società

Home page

Nessun commento:

Posta un commento