4 novembre 2012

88.2) Si prenda il vigliacco della ragazza di Bracciano.

Si prenda il vigliacco della ragazza di Bracciano.

Federica,  la ragazza  che aveva litigato in discoteca con il fidanzato è stata trovata cadavere sulla spiaggia di Bracciano.
La morte risale alle ore cinque del mattino mentre  il litigio era avvenuto  qualche ora prima, verso le due.
Il fidanzato dice di essere  tornato a casa  e  di aver trascorso il resto della notte in  compagnia di un amico che  gli fornisce così  un alibi di ferro.

Federica invece, dopo il litigio , con addosso i leggeri vestiti da discoteca,  è stata probabilmente  accompagnata da qualcuno  a sette km. di distanza, sul lago di Bracciano, dove al mattino è stata trovata cadavere.

Chi l’ha trasportata li?  Forse un amico oppure  un conoscente  che  aveva notato il litigio tra  i due fidanzatini?
O forse lei stessa,   in preda a disorientamento e rabbia per il litigio appena accaduto  ha fatto l’autostop, imbattendosi per sua disgrazia in un tipo che, non appena  accortosi che essa  si sentiva male   l’ha abbandonata vigliaccamente   sulla spiaggia, al freddo della notte.

Di vicende così purtroppo ne  sono capitate ancora.
Forse alla stessa Yara Gambirasio è capitata una cosa simile, che qualcuno cioè  le abbia dato un passaggio per tornare a casa e poi l’ha abbandonata morente in mezzo a un prato.
Quel che non capita spesso però  è l’ipocrisia delle   autorità   nel diffondere  un comunicato in cui si dichiara che Federica, non violentata e neppure   drogata, sia morta di cause naturali.

Ma come?
A sedici anni non si muore di cause naturali alle cinque di mattina  di un piovoso novembre sulla spiaggia di un lago, con addosso i leggeri vestiti con  cui ci si era recati in discoteca  qualche ora prima.
No, a quell’età si vive , si ha tutta la vita  davanti da vivere,   non si muore per cause naturali.

La causa del decesso, dando per buone le conclusioni della polizia  sull’assenza di violenza o di droga,  non può che essere stata il freddo della notte.
Eallora lo si dica: Si dica  chiaramente che questa ragazza, a sedici anni , nel bel mezzo della sua adolescenza, è morta di freddo  in una gelida notte di novembre  grazie alla vigliaccheria di  un qualcuno che le ha dato un passaggio in auto e poi l’ha abbandonata,  mentre si sentiva male, su una spiaggia a morire come un cane invece di  portarla al più vicino pronto soccorso o comunque chiamare  il numero di emergenza medica.

Due cose mi fanno paura in questa vicenda:
- Che esistano esseri così vigliacchi   che pur di non esporsi sono disposti alle peggiori azioni abbandonando alla morte certa  su una spiaggia deserta, di notte e al freddo una ragazza di sedici anni, che aveva invece tutto il diritto di vivere.
- Che le autorità non dicano  chiaramente  che la ragazza è morta per la vigliaccheria di un essere così meschino da non avere neppure il coraggio di  fare un numero di telefono per chiedere aiuto, dando invece, con la  scusa delle cause naturali,  l’impressione di volerlo coprire.

Ma a sedici anni, lo ripeto, si vive, mica si muore di cause naturali.
Quale   magistrato o funzionario di polizia  accetterebbe mai di sentirsi dire che la loro figlia di sedici anni è morta di cause naturali   in una gelida alba di novembre sulla riva di un lago?

Si indaghi, presto e bene,  e si prenda il colpevole, perché  una ragazza a sedici anni ha diritto di vivere, o se sta male, di essere aiutata,  invece di venire  abbandonata morente di notte al gelo su una spiaggia deserta di un lago.


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