Napolitano nomini sé stesso a capo del governo.
Non resta che una soluzione.
Di fronte ai veti incrociati di PD, PDL, Grillo e
grillini, Monti e scelta civica gli uni contro gli altri armati per impedire la formazione di un nuovo
governo, non si vede altra strada che un
atto di imperio di Napolitano.
Egli in questo momento non può sciogliere le Camere perché
è alla fine del suo mandato e allora alcuni gli propongono di dimettersi
per favorire la nomina di un nuovo Presidente della Repubblica che, con il pieno dei poteri a lui conferiti ,
possa mandare a casa questo Parlamento
uscito dalle recenti elezioni, e rimandarci tutti a votare entro il 15 giugno.
Ma in questo modo le cose non cambierebbero gran
che, in quanto probabilmente gli
elettori italiani non farebbero altro che confermare il loro voto di febbraio e
allora saremmo daccapo.
L’unica soluzione, anche se un po’ azzardata, è che
Napolitano nomini sé stesso capo del governo
in via provvisoria, con una durata limitata e per fare solo alcune cose.
ISTITUZIONI
- Abolizione del rimborso elettorale ai partiti.
- Diminuzione del numero dei parlamentari a 100 per la camera e 100 per il Senato con max
due mandati per i parlamentari e per
qualunque altra carica pubblica ed eliminazione per essi di ogni privilegio particolare, tra cui il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo-
- Divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il
mandato
- Stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali
- Divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari (esempio: sindaco e
deputato)
- Nuova legge elettorale con sbarramento al 10% per i partiti in modo
da far esistere solo due partiti o due coalizioni e con un premio di maggioranza del 52% per il partito o la coalizione che ha raccolto più voti, per far sì che possa governare il Parlamento ed anche che a causa di defezioni, assenze, malattie e
altro, l’opposizione ogni tanto, possa mettere i bastoni tra le ruote e far approvare
dei suoi provvedimenti.
- Non eleggibilità a cariche pubbliche per i
cittadini condannati dopo almeno due gradi di giudizio-
- Abolizione
delle province
ECONOMIA
- Eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate
giornalistiche
- Allineamento delle tariffe di benzina, energia, telefonia, elettricità,
trasporti agli altri Paesi europei
-Vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e
sistema industriale
- Abolizione di qualsiasi commissione bancaria su
prelievi, versamenti o pagamenti con
carte di credito o bancomat
- Riduzione delle spese militari
- Rimborso immediato dei debiti dello Stato verso le aziende sue
creditrici
- Sostegno alla scuola pubblica e alle famiglie in difficoltà
- Permettere ai comuni virtuosi lo sblocco delle
proprie risorse per l’erogazione
di servizi ai cittadini
- DIMINUZIONE DEL DEBITO PUBBLICO (attualmente di 2000
miliardi ) CON LA CREAZIONE DI UN FONDO
D’INVESTIMENTO (Fondo Italia o altro nome ) al quale lo Stato italiano e le
pubbliche amministrazioni dovranno conferire i propri immobili, le proprie
partecipazioni azionarie e i propri diritti demaniali.
Le quote di questo Fondo saranno scambiate con gli attuali titoli di stato,
eventualmente a condizioni di favore per i detentori di titoli pubblici, e lo
scambio, quindi, genererebbe una immediata riduzione del debito pubblico di
500- 600 milardi di euro. (Io ti do una
quota parte di proprietà del Colosseo e tu mi restituisci i Bot che hai in mano.)
La gestione di questo Fondo Italia verrà affidata a una o
più società di amministrazione internazionali, con il compito di valorizzare i beni confluiti nel
Fondo, ovviamente a vantaggio e beneficio dei detentori delle quote del Fondo
stesso.
Per chi è già possessore di titoli pubblici, la
soluzione proposta gli darebbe tutta una serie di vantaggi e cioè la quota parte di possesso
diretto dei beni demaniali dello Stato
italiano ed un immediato beneficio economico, venendo premiato con prezzi di favore al momento dello scambio tra quote del fondo e
i titoli di stato posseduti, e successivamente dai proventi della
valorizzazione del patrimonio ben gestito
da manager internazionali di indiscussa
professionalità.
L’unico governo che può attuare questi provvedimenti
che l’Italia intera chiede è un governo diretto da Giorgio Napolitano,
cioè l’attuale Capo dello Stato, che pur con la sua veneranda età ha dimostrato di avere più cervello ed
energia di tanti giovani politici
rampanti con le idee bizzarre o di regime.
Speriamo che Napolitano raccolga questo appello che
l’Italia intera gli rivolge dal fondo del cuore. e che incarichi sè stesso di formare il nuovo governo.
Povero Napolitano!
RispondiEliminaE che cazzo; deve farsi un culo così fino all'ultimo minuto? Speriamo almeno che abbia le energie per affrontare questa emergenza nell' emergenza.
E' proprio un paese di matti questo!
La speranza è che dopo questa buriana la gente e i governanti capiscano che occorre essere un poco più onesti e lavorare per il paese, abbandonando "LE TROIATE" di cui parlava (a ragione) Battiato.