Dedicare un ospedale
a un personaggio inesistente.
A Bergamo succede anche questo!
Hanno costruito un nuovo ospedale e l’hanno dedicato a un
personaggio che non è mai esistito.
Agli amministratori locali gli pareva troppo poco o troppo
sempliciotto intitolare l’ospedale
a “Papa Giovanni XXIII°”, così
l’hanno dedicato oltre che al Papa Buono anche a un fantomatico “ Giovanni Paolo
XXIII°”.
Un po’ di grandeur ci vuole, santo Iddio, per celebrare degnamente un’opera che doveva essere costruita in
cinque anni (e ce ne sono voluti il doppio) e che doveva costare” x” (e che è
costata “x+x”).
Non bastava averlo
costruito su un acquitrino, di modo che
i locali sotterranei sono sempre allagati, bisognava anche stupire
il mondo con la dedica a un
personaggio mai nato, ma che
sicuramente, quando tra molti secoli o
qualche millennio vedrà la luce, si
dimostrerà un grande, illustre e
famoso personaggio degno perciò di una dedica anticipata.
I bergamaschi , si sa , lavorano tanto e forse troppo, e per
questo ogni tanto vanno via di testa.
Ma i loro amministratori ancora di più, perchè oltre che bergamaschi sono anche degni seguaci di tal Roberto Calderoli, ispiratore di
leggi che lui stesso ha definito "porcate", e seguirlo nei suoi vaneggiamenti per loro è un punto di merito.
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