Adesso che Berlusconi è stato condannato, adesso che le sue ambizioni personali sono state ridimensionate,
adesso che un terzo del popolo italiano
lancia grida di dolore per lesa maestà, ed altri due terzi esultano ,
adesso che per una persona
si sta per sfasciare il governo e si agitano
scenari di piazze occupate da manifestazioni
di protesta con rischio di odi
fratricidi, adesso è il momento di arrivare finalmente ad una pacificazione
nazionale.
Dobbiamo tutti mantenere la calma, ad iniziare dallo stesso Berlusconi,
il quale, per la verità negli ultimi
tempi è sembrato essere finalmente diventato un saggio statista incline al dialogo e alle maniere educate.
In tempi così travagliati per l’Italia occorre che per ottenere la pacificazione nazionale, si faccia un grande gesto di concordia
politica.
E allora da più parti si suggerisce al Presidente della Repubblica, on. Napolitano, che con un suo decreto, al posto dei recentemente scomparsi Andreotti e
Levi Montalcini, in occasione del 2 giugno, festa della Repubblica, nomini con urgenza
senatori a vita sia Berlusconi
che Prodi.
Al riparo quindi dai
suoi prossimi processi, perché non più processabile per legittimo impedimento, l’on
Berlusconi , ottenuta la nomina, se ne potrà
stare calmo calmo a godersi l’ultima
parte della sua vita, a fare il nonno come tutti i suoi coetanei, e , se proprio
ancora lo vorrà e perché le forze, con l'aiuto di dosi massicce di Viagra, ancora lo sorreggeranno, potrà allargare le maglie del suo portafoglio per
deliziarsi con un plotone di
ragazze disponibili alle sue
voglie senili di milionario depravato.
Il PDL a questo punto, non avendo
più la necessità di fare quadrato attorno al suo leader ormai pacificato ed
accontentato, potrà finalmente cercare di svincolarsi da quel partito di
plastica che è stato finora, ed avviare
una fase di ricerca di un nuovo leader e di nuovi ideali, dandosi una nuova
organizzazione finalmente adatta alla importanza politica di un partito che raccoglie un terzo dei voti degli elettori.
Anche il buon professor
Prodi, recentemente
trombato dal suo stesso partito alla elezione del Presidente della Repubblica, troverebbe nella nomina a senatore a
vita una nuova vitalità politica, che lo
farebbe stare al passo con la nomina di Berlusconi e potrebbe
dargli le soddisfazioni politiche che ultimamente gli sono state negate.
E infine, per mettere la classica ciliegina sulla torta della pacificazione
nazionale, il buon Napolitano dovrebbe poi
completare la sua opera con la nomina anche di Rodotà a senatore a vita, dando così
gloria e giustificazione ad un uomo di specchiata moralità e di eccelse virtù, nonché accontentando così d' un colpo solo anche il Movimento 5 Stelle che su questo nome ha impostato tutta la sua attività
politica dopo le elezioni che lo hanno
visto primeggiare come primo
partito italiano per numero di voti ricevuti.
E la pace sia con tutti voi,
dirà a questo punto il saggio Napolitano, che per festeggiare la sua
fresca nomina a Presidente della Repubblica ha diritto
di nominare cinque senatori a
vita, e con la scelta di questi tre nomi incomincerebbe a riempire le sue caselle.
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