C’è un
parallelismo tra la decadenza di Berlusconi e la rinascita del lavoro e delle capacità
italiane.
Proprio
negli stessi giorni in cui Berlusconi affronta
le conseguenze della sentenza di
Cassazione ( speriamo dimettendosi di
propria iniziativa da senatore senza
aspettare di essere cacciato fuori dal Parlamento a viva forza
dal voto dei senatori in aula), all’isola del Giglio l’Italia del lavoro, e dell’imprenditoria dà un grande
segnale di sé attuando la riemersione della nave Concordia.
Pare proprio
che questi due avvenimenti quasi concomitanti, chiudano una fase , quella della cialtroneria, dell’incapacità
, delle chiacchiere a vanvera , del pressapochismo, del tirare a campare perché tanto
qualcuno poi provvederà, caratterizzata dal ventennio di governo berlusconiano e che ci ha portati sull’orlo del precipizio, e aprano una fase nuova, quella del lavoro, delle cose
fatte per bene, dell’orgoglio
nazionale, del rimettersi in cammino e della sfida economica del made in Italy.
Vedo in essi l’Italia che risorge e che si dà
da fare per gli anni futuri, contro l’Italia pasticciona e lassista degli ultimi vent’anni trascorsi.
Che Dio
benedica questa resurrezione italiana , e doni anche allo
stanco ex senatore ed ex capo del
governo Berlusconi la capacità di capire
il nuovo e di adeguarvisi senza volontà
di vendetta.
D’altronde egli ha davanti a sé, gli auguriamo, ancora un lungo tratto di strada nel quale potrà dedicare le proprie forze ed energie fisiche al grande e
denso di soddisfazioni compito di
fare il nonno e di indicare
ai propri nipotini la strada della
sincerità, della correttezza economica e
della gioia di vivere.
Così facendo auguriamo lunga vita a lui, e serenità e un avvenire prospero all'Italia del futuro.
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