Votare per i referendum dei radicali non serve a niente perché
poi
il Parlamento non ne tiene conto.
E’ gia successo diverse volte che gli italiani siano stati chiamati a votare dei referendum.
Essi quasi sempre
hanno votato per il cambiamento delle
leggi in vigore, ma poi il Parlamento ha
fatto quello che ha voluto e gli italiani sono sempre stati gabbati e presi in giro.
Si sono spesi tanti soldi e le cose, dopo il voto del
referendum, invece di migliorare sono sempre peggiorate.
Prendiamo ad esempio :
a) l’eliminazione del Ministero dell’agricoltura ( non ho mai capito perché questo referendum sia stato voluto, ma è un fatto che il voto popolare referendario fu a favore dell’eliminazione.)
a) l’eliminazione del Ministero dell’agricoltura ( non ho mai capito perché questo referendum sia stato voluto, ma è un fatto che il voto popolare referendario fu a favore dell’eliminazione.)
Cioè il Ministero dell’agricoltura non avrebbe più dovuto esistere.
Allora il parlamento successivo, votò una legge per cui il Ministero dell’agricoltura
venne chiamato Ministero delle politiche
agricole e tutto restò come prima, se non peggio e la presa in giro dei
cittadini fu così ufficializzata.
b)
L’eliminazione del finanziamento pubblico ai
partiti, cioè lo Stato non avrebbe più dovuto dare dei soldi ai partiti.
Questo referendum venne approvato a larga maggioranza dal popolo, ma il Parlamento fece una legge per cui ai partiti veniva riconosciuto un rimborso elettorale per ogni voto preso alle elezioni, e la truffa ai danni del popolo votante divenne una solenne presa in giro perché ai partiti vennero elargiti importi maggiori di quelli ante referendum.
Questo referendum venne approvato a larga maggioranza dal popolo, ma il Parlamento fece una legge per cui ai partiti veniva riconosciuto un rimborso elettorale per ogni voto preso alle elezioni, e la truffa ai danni del popolo votante divenne una solenne presa in giro perché ai partiti vennero elargiti importi maggiori di quelli ante referendum.
Si potrebbe continuare con l’elenco, ma questi due esempi bastano e avanzano
per poter affermare che è perfettamente inutile andare ai seggi dei
radicali per apporre la propria firma
alla richiesta di ben 12 nuovi referendum popolari, perché, anche venissero
ammessi al voto dalla Corte Costituzionale
e votati dai cittadini elettori, poi
nulla cambierebbe perché il Parlamento si sa già che farà quello che vuole, con il
semplice cambio di nome alle norme
votate e magari introducendone altre peggiorative.
La volontà dei cittadini è una cosa, ma se la volontà dei
politici è un’ altra, in questa democrazia del cavolo in Italia,
chi avrà la meglio è la volontà di questi ultimi.
Purtroppo.
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