2 ottobre 2013

73.3) Ubriaco, drogato, al volante di un’auto rubata: e i giudici?

Ubriaco, drogato, al volante di un’auto rubata:  e i giudici?




Come è possibile che in questo Paese i delinquenti possano circolare liberamente e causare  morti, lutti e rovine familiari?
L’altro giorno, a Torino un  extracomunitario ubriaco, drogato,  al volante  senza patente di un’auto rubata , circolando ad alta velocità su strade urbane, ha  provocato un incidente che ha causato la morte di una bambina di due anni e il ferimento grave della mamma.

Questo delinquente negli ultimi due anni era stato  arrestato  quattordici volte ed altrettante volte  rimesso in libertà, e anche quando  ha causato l’incidente stava fuggendo dagli arresti domiciliari.

Ma perché un tipo così non era in carcere?
Criminali di tal calibro non solo devono rimanere in galera fino al termine di una lunga pena da scontare integralmente e senza benefici di alcun genere,  ma addirittura, essendo così incalliti da essere diventati un vero pericolo pubblico per la società civile,  forse bisognerebbe ripristinare per loro  la pena di morte, perché a bordo di auto rubate vanno in giro ad ammazzare.

Invece  addirittura in questi giorni dalle nostre massime autorità politiche  sale il grido irresponsabile  di  “amnistia, amnistia, indulto, indulto”per sfoltire le carceri e rimettere  in circolazione frotte di criminali pronti a delinquere di nuovo.

Ci pensino i giudici che  hanno sempre rimesso in libertà per quattordici volte l'assassino torinese: -“ e se  costui avesse, invece di quella sfortunata  bimba , investito ed ucciso una delle loro figlie?”.

Forse allora  sì che  questo criminale e i delinquenti come lui  non verrebbero più rimessi   tanto facilmente di nuovo in circolazione, liberi di causare danni , lutti , morti e rovine familiari, ma se ne starebbero finalmente  dietro le sbarre.

Eppure  i nostri bimbi sono  altrettanto importanti di quelli dei giudici e dei magistrati, hanno gli stessi diritti  ed esigono di essere  altrettanto difesi.
vedi anche Ubriaco, drogato, al volante di un’auto rubata: e i giudici?

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