9 novembre 2013

82.3) I figli ebrei di Berlusconi

I figli ebrei di Berlusconi




La frase di Berlusconi :” i miei figli come ebrei sotto Hitler” ha fatto il giro del mondo.
Più che una frase ad effetto è semplicemente una frase stupida.
 E  proprio per questo lo stesso Berlusconi si è affrettato a smentirla perché  l’averla semplicemente pronunciata   dimostra la deriva    allarmante che ha ormai raggiunto la sua mente sotto stress .
E questo purtroppo  già erano in molti a sospettarlo.

Quello che  fa specie però, quello che più indigna,  è  il silenzio dei suoi figli, di quelli cioè che , pur facendo affari d’’oro con le loro attività commerciali, televisive o  sportive, si sentirebbero  in realtà   emarginati e sottoposti ad angherie, ingiustizie e soprusi di ogni genere dallo Stato Italiano, cioè da  tutti  noi 60 milioni di cittadini che   comperiamo i loro libri, vediamo i  loro programmi mediatici e  assistiamo alle partite della loro società calcistica.

Oh! Con quale goduria  avrebbero voluto gli ebrei sotto Hitler essere  così discriminati.

I figli  maggiorenni  di Berlusconi, che rilasciano interviste ad ogni  battito di ali di una mosca,  non hanno in questo caso finora ancora  trovato il tempo, il modo e la volontà di  dire al loro Papi  che si sta sbagliando,  che pensi  piuttosto a sé stesso e non parli per loro,  che la Storia degli ebrei l’hanno studiata anche loro a scuola,  e  non c’è paragone tra  il mondo dorato in cui essi sono costretti a vivere e la persecuzione razziale  di allora.

Perché, se non parlano, se non  rettificano le dichiarazioni di Papi,  noi tutti   potremmo  avere il sospetto  che  non solo le condizioni mentali del  loro genitore sono  in fase preoccupante, ma bensì  anche le loro.

E allora  forza, aspettiamo  le doverose smentite filiali.





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