Un
senatore
che è appena stato esautorato da una
commissione parlamentare perché svolgeva
l’incarico
con
criteri personalistici
invece di seguire le direttive del
partito, ha detto che il presidente Renzi,
cioè colui che l’ha defenestrato,
è un personaggio autoritario e autistico.
Forse
sull’autoritario ha ragione, ma sull’altro
aggettivo invece no, perché se se
si volevano trovare parole che
iniziassero con il suffisso
“auto”, invece che
autistico avrebbe potuto dire
“automobilistico, autonomistico,
autostoppista, autolesionista, autoadesivo,
autobiografico, autoaccessorio, autoarticolato
etc. etc.”, che sarebbe stato lo stesso,
tanto è sballato e
stupido
l’accostamento tra i due
aggettivi usati.
Perché
di
tutto Renzi può essere accusato, cioè di essere
antipatico,
di essere superbo, di parlare troppo, di fare promesse a vanvera,
di apparire
troppo in tv, etc, etc. , ma di essere autistico proprio no,
e chi lo accusa di questo lo fa solo
perché si crede di essere un
intellettuale snob (cioè di quelli che
parlano solo perché hanno la bocca).
Che
vuol
dire infatti “ autistico”?
L'autismo
è il peggiore degli handicap, perché pur
accompagnandosi ad un aspetto fisico
normale è un handicap grave che coinvolge diverse funzioni
cerebrali e perdura
per tutta la vita.
Inoltre
le persone autistiche possono presentare
problemi di comportamento.
L'autismo
è talvolta
associato a disturbi neurologici aspecifici, come l'epilessia, o
specifici,
come la sclerosi tuberosa, la sindrome di Rett o la sindrome di Down.
Le
persone autistiche spesso non rispondono al loro
nome, evitano lo
sguardo e appaiono inconsapevoli dei sentimenti altrui e della
realtà che li
circonda.
Hanno difficoltà a stare con gli altri , hanno problemi visivi o di sordità, difficoltà di apprendimento, incoscienza per i pericoli reali, riluttanza al cambiamento, mancanza del sorriso e della mimica .
Hanno difficoltà a stare con gli altri , hanno problemi visivi o di sordità, difficoltà di apprendimento, incoscienza per i pericoli reali, riluttanza al cambiamento, mancanza del sorriso e della mimica .
Hanno inoltre una grande
iperattività fisica, ed è
di questo forse che il senatore
intellettuale da strapazzo che ha
usato quell'aggettivo , accusa Renzi
ed è come se gli avesse voluto dire di starsene un
po’ più tranquillo, e di non
badare proprio a tutto, anche ai minimi particolari e
perciò anche ai personaggi minimi e poco
importanti come lui che nella Commissione del Senato se ne
stava facendo gli affari propri portando
avanti degli interventi
personalistici in contrasto con le
direttive partitiche.
Però
usare
un aggettivo di malattia per offendere
una persona, non è indice di
grande intelligenza da parte di chi lo usa, perché
è offensivo per quelle povere persone
che senza loro colpa
stanno portando sulla pelle propria e dei loro familiari le
stimmate di una disabilità e di un
handicap devastanti.
Quindi,
d’ora in avanti, quando tu vuoi offendere
qualcuno, chiamalo semplicemente con il tuo nome e puoi star
certo che è come se tu stessi caricando
sulle spalle del malcapitato tuo nemico le peggiori
caratteristiche che un essere umano possa
avere, ma soprattutto lascia stare i malati che hanno
già le loro tribolazioni.
Non usare i nomi delle malattie come se fossero delle offese, usa piuttosto il tuo nome e cognome quando vuoi configurare i più grossi vizi che si possano immaginare, che è meglio.
Non usare i nomi delle malattie come se fossero delle offese, usa piuttosto il tuo nome e cognome quando vuoi configurare i più grossi vizi che si possano immaginare, che è meglio.
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