3 settembre 2014

74.4) I trombati sapientoni della politica italiana.

I  trombati sapientoni  della politica italiana.





Ne abbiamo parlato tra di noi al bar,  abbiamo letto alcuni post  di alcuni blog e  ci sono venuti dei pensieri tristi  sulle capacità di giudizio  di certi nostri  trombati sapientoni  della politica italiana.
 E' proprio  giusto quello che scrivono su di loro  alcuni  bloggers dotati di maggior capacità di eloquio rispetto a noi,  e qui non si fa altro che  mettere insieme  alcuni loro concetti e  frasi sparse in modo da  averne  una sequenza logica. 

E’ davvero insopportabile ascoltare da certa  gente le loro splendide idee per :

  • uscire dalla crisi, 
  • risanare il bilancio dell’Italia,
  • creare milioni di posti di lavoro,
  • andare d’accordo con i sindacati,
  • riformare la pubblica amministrazione, la giustizia, la scuola,
  • per contenere lo spread, 
  • per far marciare meglio l’Europa, 
  • per confrontarsi al meglio con Putin o con Obama. 
  • etc. etc.etc.


In genere  queste idee  sono espresse da quell'esercito di trombati della politica (e anche della Storia) che si ostinano a voler dare preziosi consigli agli altri. 

Trombati che quando erano al potere non hanno fatto altro che danni e che , pur essendo stati emarginati nel loro ruolo, continuano ad essere in servizio effettivo permanente.

Trombati tirati fuori dal congelatore da qualche responsabile di programma tv o da qualche direttore di giornale in cerca di scoop,  sempre utili a riempire buchi nel parco ospiti dei salotti televisivi o a rilasciare interviste per riempire le pagine dei giornali.

 Trombati di cui nessuno più si ricorda ma che, dopo un frettoloso restyling, vengono rimessi in pista da ossequiosi intervistatori leccapiedi. 


Sono personaggi che, nelle loro testoline, hanno un’idea giusta per risolvere ogni questione, ogni problema, ogni dissesto.

E' vero che  l’art. 21 della Costituzione sancisce il diritto di espressione dei cittadini, ed è un  diritto sacrosanto. Però quando idee, consigli, suggerimenti, proposte, indirizzi vengono avanzati da chi in anni e anni di potere ha contribuito a portare l’Italia al livello di crisi in cui si trova adesso, risultano davvero incredibili e fuori tempo massimo. 

Ma come fate a parlare, viene da dire, proprio voi che  siete stati al potere per un’infinità di anni, che avete potuto comandare, indirizzare, che avete potuto legiferare, che avreste potuto cambiare l’Italia se solo aveste voluto?.

 Ma come, vi permettete  di venirci  ad indicare  soluzioni, , proprio voi che  quando potevate non avete fatto nulla di tutto questo e siete stati    quindi giustamente scalzati dalla politica e dalla cronaca italiana, proprio voi  ora volete tornare alla ribalta per insegnare e per  pontificare?

Sono questi dei pensieri tristi che vengono in mente davanti alla tv o leggendo giornali in queste giornate di finta estate. 
Pensieri tristi che si riaffacciano prepotentemente quando si assiste al fuoco di fila rivolto contro Renzi proprio in queste ore da illustri (ex?) personaggi della nostra disastrata Italia: compagni di partito come D’Alema, ex premier come il professor Monti, sindacalisti come il segretario della Cgil Camusso e quello della Cisl Bonanni. 

Tutti pronti a criticare, a stroncare, a contraddire in una maniera o nell’altra ciò che sta tentando di fare il presidente del Consiglio più giovane della storia italiana.


 Una serie di bordate che ha veramente dell’incredibile essendo messa in atto da persone che hanno alle spalle una bella sfilza di sconfitte, una bella serie di delusioni regalate ad un popolo preso bellamente in giro. 


Cos’ha mai  fatto D’Alema, in parlamento da un’infinità di anni, per salvaguardare l’Italia dal processo distruttivo che ci ha portato fino all’attuale crisi?

 Cosa ha fatto  il  prof. Monti ( il tecnico nel quale,  gli italiani , avevano posto tanta fiducia) se non produrre, grazie alla sciagurata condotta della ministra Fornero, quello strano fenomeno degli “esodati”? 

Cosa ha fatto se non rovinare la vita a migliaia e migliaia di persone che non sono più lavoratori ma non sono neppure pensionati? 

Cosa hanno fatto i sindacati, con i loro obsoleti rituali e la mancanza totale di idee innovative, se non contribuire a far sì che i nostri industriali chiudessero o portassero le loro fabbriche all'estero? 


E costoro vogliono  venire ora a pontificare, a dire, a criticare, a promettere (come ha fatto la Camusso) un “autunno caldo”?

 Ma egregi signori, fateci il piacere di stare un po’ zitti e, se potete, cercate di dare una mano invece di venirci a raccontare favole sui vostro inglorioso passato e promettere soluzioni che voi  non siete mai stati in grado di realizzare.


E soprattutto lasciatelo lavorare in pace  questo giovane Presidente del Consiglio, che vi  batterà in volata a tutti voi.




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