Ah!, i giovani di
oggi!
Per
alcuni sfaccendati, per altri lazzaroni, per altri
bamboccioni.
Nessuna
voglia di lavorare, gli piace farsi
mantenere da mamma e papà.
Quante volte
si saranno sentiti dire che ai tempi
belli dell’alluvione di Firenze, i loro papà e le loro mamme avevano fatto a gara
per correre a salvare la città
dal fango e dai detriti, e a mettere in salvo le opere d’arte dei musei
fiorentini.
Invece voi,
voi cosa fate?
Ve ne state lì a menare il can per l’aia e a far niente tutto il giorno.
Avete le mani occupate solo per fare giochini scemi con il cellulare o con l’Ipad o per scambiarvi messaggini e filmatini strani per you tube che poi quelli di Italia 1 li trasmettono nei loro telegiornali.
Ve ne state lì a menare il can per l’aia e a far niente tutto il giorno.
Avete le mani occupate solo per fare giochini scemi con il cellulare o con l’Ipad o per scambiarvi messaggini e filmatini strani per you tube che poi quelli di Italia 1 li trasmettono nei loro telegiornali.
Eh! no, cari
papà del menga che fino a ieri avete ragionato così!
Oggi i
vostri figli, tutti i vostri figli che pensavate lazzaroni e scansafatiche, oggi sono tutti a Genova a spalare melma e detriti come avete fatto voi, e senza guanti e con
badili improvvisati .
Proprio come
voi!
E allora adesso basta chiamarli bamboccioni, perché
ormai vi assomigliano in tutto e se
l’esperienza fiorentina è servita a voi
per darvi la voglia di conquistare il mondo con la vostra tenacia
e la vostra voglia di fare, così anche oggi
le sbadilate di Genova serviranno ai vostri figli ad avere maggior coscienza
di sè e ad osare di più con più baldanza
e coraggio per cambiare in meglio questo
mondo schifoso e corrotto che noi genitori stiamo, per nostra colpa, lasciando a loro in eredità.
I bamboccioni non esistono più, ovvero non sono
mai esistiti, perché erano solo una generazione di giovani ancora rinchiusa nel bozzolo, ma ora che sono
diventati farfalle, chi li ferma più?
L’unico
bamboccione che è esistito e che forse rimane tale è proprio quel tale che li ha etichettati
così, dimostrando di non capire niente di loro.
E allora bravi i nostri giovani di oggi!
E allora bravi i nostri giovani di oggi!
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