3 ottobre 2014

89.4) Perché la Francia al 4,4 e noi solo al 3% del Deficit/Pil?

Perché la Francia al 4,4 e noi solo al 3% del  rapporto Deficit/Pil?



I francesi hanno deciso di disobbedire alla Merkel  e vogliono  chiudere i conti del   loro bilancio con un rapporto deficit Pil intorno al 4,4%  anziché al 3% come stabilito dal trattato di  Maastricht.

Essi si sono accorti che la loro  l’economia   sta andando peggio del previsto,  ed hanno  deciso  di non  aggredirla con misure eccezionali ed impopolari,  ma con tempi più lunghi , a piccoli ma costanti passi per volta.
Cioè , dicono, non si può girare la nave di colpo,  perché c’è il rischio di  farla affondare: il risanamento dei conti è un processo necessariamente  lento in quanto implica  grandi conseguenze sociali su milioni di aziende e sui milioni di famiglie .
Ed hanno ragione, anche se la Merkel continua  a  sbraitare  dall'alto della sua florida economia  tedesca  e vorrebbe che tutti  le obbedissero.

La Francia quindi, è appurato  che economicamente  sta peggio dell’Italia,  eppure i francesi  hanno l’aria di star meglio di noi e questo perché il loro debito pubblico è inferiore al nostro e quindi su di esso pagano meno interessi di noi.
Infatti  se pagassimo sul nostro debito lo stesso ammontare di interessi che pagano loro, saremmo quasi al pareggio.

Stabilito che l'1% del Pil  in soldoni sono circa 15 miliardi di euro, viene spontaneo  il chiedersi  perché mai  noi italiani  ce ne stiamo lì a dannarci l’anima  per  raggiungere la fatidica soglia del 3%, quando invece  i nostri cugini d’Oltralpe  se ne fregano  e  utilizzano  quel punto e mezzo in più di Pil rispetto a noi  per risanare la loro economia?.

Perché non possiamo farlo anche noi?

Sono circa 25 miliardi di euro che potrebbero essere immessi ogni anno  sul mercato italiano  per  pagare i debiti della pubblica amministrazione o per creare occupazione , o per risanare edifici scolastici o altre opere necessarie.

Forse che i nostri politici sono più   stupidi dei loro colleghi francesi?
Probabilmente si, perché non c’è nessun altra spiegazione logica sul loro chinare il capo  di fronte all'arroganza tedesca.

E poi, viene anche da chiedersi,  i  nostri deputati  al Parlamento europeo sono lì a fare gli interessi dell’Italia  o quelli della Merkel?
Bella domanda.
La risposta però  è dubbia.
 E' un bel "Mah!"

  






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