10 dicembre 2014

115.4) Quant’è cattiva la gente contro la mamma di Loris, e quanto fango le getta addosso.

Quant’è cattiva la gente  contro la mamma di Loris, e quanto fango le  getta addosso.




Quanto è cattiva  la gente che si fa intervistare in Tv  sul caso di Loris  Andrea Stival, il bambino  per il cui omicidio è accusata la madre.
Per giorni e giorni  tutti a sorreggerla, a farle le coccole,  a dirle parole di speranza e di conforto ed adesso invece,  come mostri a due facce,  tutti a versarle del fango addosso, tutti a dire quant'è  colpevole,   tutti a rivangare fatti  del passato che da  sempre dimostrerebbero   la sua malvagità  e la sua predisposizione  per i  comportamenti criminali.

La gente è proprio   cattiva.
Lo sono in particolar modo le persone cui  piace farsi intervistare    per raccontare  cose   di cui non sanno niente, ma   lo fanno perché   per loro  è l’occasione della vita per  farsi veder in tv, ai telegiornali, alle trasmissioni di quarto, quinto o sesto grado, dove gli stessi giornalisti  per riempire le loro ore di trasmissione   ti  sollecitano  al pettegolezzo e  a rivelare  notizie inventate,  anche se tu  non sai niente di niente.

Perbacco, per te   è l’occasione d’oro della tua vita:  nel tuo piccolo paese che hai sempre disprezzato,   per una  volta è accaduto un fatto importante  e    giornali, radio e tv   sguinzagliano  i loro inviati per le stradine  che percorri noiosamente  ogni giorno e chiedono a tutte le persone  che incontrano o che vi abitano di raccontare quello  che sanno sul fatto accaduto.
E  a te  che non sai niente, che  non puoi sapere  niente perché  te ne sei sempre fregato  degli altri che vivono accanto a te la loro vita meschina come la tua, improvvisamente  ti si apre la mente ai ricordi  e allora cominci a buttare giù fango   su una povera  madre disgraziata, alla quale hanno appena ucciso un bambino di otto anni che è   ancora da funerare,   e riveli   che  fin da piccola lei era così,  che ha sempre dimostrato di essere una  donna perversa e malvagia  e che tu lo sapevi che sarebbe andata a finire così, ma è colpa anche  delle autorità che non sono mai intervenute   etc. etc. etc.  e giù fango su fango,  su tutto e su tutti, tranne che su di te, che sei la persona migliore del mondo.

E poi magari a microfono spento  chiedi all'intervistatore di  farti avere  a casa una copia  dell’intervista, da mostrare un domani  ai figli e  ai nipoti, che sappiano di essere imparentati con una persona  che   un giorno ha concesso una   famosa intervista   trasmessa poi nei telegiornali o apparsa sulle prime pagine di quotidiani  e riviste patinate.
Povera gente insulsa,  famosa per un  giorno e poi  costretta a rientrare nella mediocrità della sua esistenza monotona e priva di senso, ravvivata   ogni tanto, si spera, da qualche altro  eclatante fatto di cronaca  accaduto accanto a te,  che ti permetterà di rilasciar nuove dichiarazioni e interviste a giornalisti affamati di scoop e interessati al tuo fango.

Nel caso  specifico,  nessuno, ma proprio nessuno che abbia dimostrato pietà per questa povera donna, sbattuta in galera  e   che pur   continua a dichiararsi innocente,  che  ha perso  in un sol colpo  per omicidio un figlio di otto anni,  la fiducia e la solidarietà  del marito e la  custodia  dell’altro figlio più piccolo  destinato così  ad andare  a vivere  in un collegio o ad essere adottato da chissà chi.

Tutti adesso la colpiscono, tutti gettano fango su di lei: persino sua madre e le sorelle parlano male di lei e rivelano  i suoi lati peggiori e nel frattempo lei è in carcere  insultata persino dalle altre detenute, e con  la  salma del suo piccolo   Loris  in qualche cella frigorifera  e ancora  da seppellire.

E’ una donna cattiva: ha già tentato due volte il suicidio, dicono di lei   le stupide  persone  lanciatrici di fango, non rendendosi neppure conto che  stanno parlando di una donna da sempre  particolarmente fragile  per motivi famigliari e affettivi adolescenziali e che quindi esse stesse  avrebbero avuto il dovere di  proteggere  e di circondare di affetto.
Quindi  la cattiveria che gettano addosso a lei, si ritorce loro contro. E non avrebbero   perciò niente di cui  farsi intervistare o vantarsi davanti a un microfono.
 Nient’ altro che battersi il petto dovrebbero fare, invece di infierire su una povera donna  disgraziata cui la vita ha finora dato poco,  e ancor  meno promette per l’avvenire.  

E il fatto che nessuno dovrebbe essere  giudicato colpevole prima ancora di aver subito un regolare processo, a  queste  persone   meschine e vili neppure  passa  per la mente.
Esse hanno già trovato il colpevole, ed è bene che  la tv lo dica e  mostri nei telegiornali   il viso e le sembianze  di chi  tutto già sapeva e tutto aveva  fin dall'inizio capito.
Cioè le  loro facce , e questo a imperitura memoria  della loro fama di spargitori di fango  su povere donne  cui la capacità di intendere e di voler   per qualche   manciata di minuti  si  è, in una maledetta giornata, purtroppo  volatilizzata spingendola ( forse)  a fare un atto inconsulto  che la sua memoria ha prontamente rimosso.  e di cui   pertanto neppure  più si ricorda.

A una donna così,  che passerà probabilmente  la propria vita futura in carcere,  non fango e disprezzo   occorre buttarle addosso, ma umana comprensione e   preghiere a quell'Essere che tutto   ma tutto proprio vede e  compatisce.



leggi anche questo interessante articolo scritto dall' avv. Stefano Turchetti in data 13/12/2014





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4 commenti:

  1. Per carità... Avrà avuto i suoi problemi...

    Ma ha ucciso un bambino di 12/13 anni...

    Per me è una persona malata forse anche cattiva, ma sopratutto malata. E dopo un omicidio del genere deve passare il resto della sua vita in carcere...

    Ma oggi chi ci va in carcere ? Nessuno, percui farà qualche anno in una struttura specializzata e poi a casa ai domicialiari...

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    1. Io credo che sia soprattutto malata, non cattiva o malvagia. Il suo cervello è andato in tilt quella mattina e lei non si ricorda nemmeno più quello che ha fatto al suo bambino.E' una donna malata da curare, che probabilmente passerà il resto della sua vitta in un reparto di un ospedale psichiatrico.
      Invece di accanirci contro di lei, dobbiamo compatirla e sperare che questi vuoti di memoria, questo cervello che va in tilt per lo stress, non accadano mai a noi.
      E meno male che la sua mente si rifiuta di ricordare quanto è successo quella mattina, altrimenti, povera donna , impazzirebbe dal dolore se realizzasse che lei, proprio lei che viveva solo per i suoi bambini, ha soffocato la vita del suo povero bambino Loris che dal cielo adesso la
      proteggerà e veglierà su di lei.
      Lasciamo la cattiveria di insultare questa povera donna a chi essendo d'animo cattivo non capisce che bisogna avere umana pietà verso le persone disgraziate e sfortunate come quella povera mamma di Ragusa.

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  2. Ho già scritto .! chiesto : Pubblica ; Scomparso.-???

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    1. non ho capito il tuo commento. cmq grazie, ciao e buon natale

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