Risposta difficile a domanda semplice.
La domanda che viene spontanea si compone di due parti.
Qualcuno si chiede :
La libertà di stampa è anche libertà di offendere?
E in particolare, la stampa è libera di offendere
le credenze religiose degli altri?
Non sapevano forse i poveri giornalisti che: “ne uccide più la lingua che la spada?”
Non sapevano forse i poveri giornalisti che: “ne uccide più la lingua che la spada?”
Con i loro pesanti articoli non se la sono forse andati a cercare la reazione sproporzionata dei bruti?
Qualcun altro si chiede anche :
Sentirsi offesi da una vignetta o da un articolo di stampa nelle proprie credenze religiose dà forse a qualcuno il diritto di uccidere l’autore della satira?
Il proverbio dice: “occhio per occhio, dente per dente” e quindi
perché non rispondere
con la satira alla satira?
Perché quindi da parte islamica non scrivere pesanti articoli contro la religione occidentale qualunque essa sia (cristianesimo,
ateismo, capitalismo, ebraismo, menefreghismo, lassismo, farsi i propri porci comodi etc.), in opposizione agli articoli pesanti dei redattori francesi contro la loro fede?
La risposta potrebbe essere difficile e complessa, ma è anche semplice:
Forse perché per rispondere con la satira alla satira ci vuole intelligenza, e l’intelligenza, si sa, non è l’arma dei violenti e dei bruti.
La loro arma è il mitragliatore Kalashnikov.
Non ci vuole molta intelligenza a usarlo, e si fa prima.
Non ci vuole molta intelligenza a usarlo, e si fa prima.
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