17 gennaio 2015

14.5) Sequestratori buoni e Papa cattivi - Non ci si capisce più niente.

Sequestratori buoni e Papa cattivi. Non ci si capisce più niente.




In Siria  due ragazze italiane un po’ sprovvedute e un po’ troppo idealiste sono state rapite  sei mesi fa da dei sequestratori per ottenere un riscatto.
Le hanno sorvegliate, nutrite e rispettate, cambiando spesso nascondigli per non essere scoperti.
Improvvisamente le hanno lasciate andare libere.

E il riscatto?
Non è stato pagato nessun riscatto, dice il ministro degli esteri italiano.

Il governo si è attenuto alle regole internazionali che vietano di pagare qualsiasi riscatto, così come si è anche  attenuto al comportamento dei governi italiani precedenti (che i riscatti invece li hanno sempre pagati).

Dunque,  stando a queste parole, non è avvenuto  nessun pagamento   di riscatto ,  ma  non è escluso che sia  anche  avvenuto il pagamento  di un  riscatto.
Una bella risposta dal doppio significato,  che dice  due cose  contrarie in contemporanea,  e cioè che c’è sereno e che piove,     degna di un personaggio dalla lingua biforcuta, come dicevano gli indiani  ai tempi  del Far West.

Evidentemente quindi o sono stati stupidi i sequestratori a rilasciare le ragazze senza il pagamento di alcun riscatto, o  siamo stupidi noi che prendiamo per buone le doppie parole del ministro.

E’ un mondo in cui non ci si capisce più niente.

Prendete il caso del petrolio.
Quando  il suo prezzo saliva alle stelle si diceva che a causa di ciò l’economia mondiale andava male.
Adesso si da la colpa della stessa malora della stessa economia  al fatto che il  prezzo del  petrolio sia in  ribasso in caduta libera.

In questo marasma di notizie vere e false, certe e incerte che convivono tra di loro, ci si è messo pure il Papa a dichiarare che un bel paio di pugni ben assestati, quando ci vogliono ci vogliono  e  ci stanno pure bene.
A volte quindi abdicare dalla regola del porgere l'altra guancia non è poi  una cosa così brutta.

E badate un po’, una frase così non l’ha detta un Papa tedesco, che forse sarebbe stato più tollerabile e giustificabile, ma un Papa che ha adottato il nome di Francesco, cioè dell’alfiere della pace e dell’umiltà.

Noi persone normali   siamo in questi giorni  sbalorditi  nel vedere cose  inimmaginabili:  sequestratori che diventano buoni e Papi che diventano cattivi e  questo  ci fa dire che  è proprio vero che viviamo in un mondo in cui non ci si capisce più niente!



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