In Siria due ragazze italiane un po’ sprovvedute e un po’
troppo idealiste sono state rapite sei
mesi fa da dei sequestratori per ottenere un riscatto.
Le hanno
sorvegliate, nutrite e rispettate, cambiando spesso nascondigli per non essere
scoperti.
Improvvisamente
le hanno lasciate andare libere.
E il
riscatto?
Non è stato
pagato nessun riscatto, dice il ministro degli esteri italiano.
Il governo
si è attenuto alle regole internazionali che vietano di pagare qualsiasi riscatto,
così come si è anche attenuto al
comportamento dei governi italiani precedenti (che i riscatti invece li hanno
sempre pagati).
Dunque, stando a queste parole, non è avvenuto nessun pagamento di
riscatto , ma non è escluso che sia anche avvenuto il pagamento di un riscatto.
Una bella
risposta dal doppio significato, che dice due cose
contrarie in contemporanea, e
cioè che c’è sereno e che piove, degna di un personaggio dalla lingua biforcuta, come dicevano gli indiani ai tempi del Far West.
Evidentemente
quindi o sono stati stupidi i sequestratori a rilasciare le ragazze senza il
pagamento di alcun riscatto, o siamo
stupidi noi che prendiamo per buone le doppie parole del ministro.
E’ un mondo
in cui non ci si capisce più niente.
Prendete il
caso del petrolio.
Quando il suo prezzo saliva alle stelle si diceva
che a causa di ciò l’economia mondiale andava male.
Adesso si da
la colpa della stessa malora della stessa economia al fatto che il prezzo del
petrolio sia in ribasso in caduta libera.
In questo
marasma di notizie vere e false, certe e incerte che convivono tra di loro, ci
si è messo pure il Papa a dichiarare che un bel paio di pugni ben assestati, quando
ci vogliono ci vogliono e ci stanno pure bene.
A volte quindi abdicare dalla regola del porgere l'altra guancia non è poi una cosa così brutta.
A volte quindi abdicare dalla regola del porgere l'altra guancia non è poi una cosa così brutta.
E badate un po’,
una frase così non l’ha detta un Papa tedesco, che forse sarebbe stato più
tollerabile e giustificabile, ma un Papa che ha adottato il nome di Francesco,
cioè dell’alfiere della pace e dell’umiltà.
Noi persone normali siamo in questi giorni sbalorditi nel vedere cose inimmaginabili: sequestratori che diventano buoni e Papi che diventano cattivi e questo ci fa dire che è proprio vero che viviamo in un mondo in cui non ci si capisce più niente!
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