19 febbraio 2015

41.5) Certe guardie carcerarie che si spera perdano il posto di lavoro.




Un ragazzo si è suicidato in carcere.
Non è stato il primo e non sarà l'ultimo.
Questo qui  poi era  stato condannato all'ergastolo, quindi  certamente non era uno stinco di santo .

Per le guardie carcerarie  probabilmente era  anche un delinquente difficile  da gestire.

Ma nulla  dà il diritto ad alcune di queste di  commentare sui social media  di internet  la morte del delinquente con  sarcasmo  e frasi  di derisione, come invece hanno fatto.
Ora saranno chiamate a rapporto e si spera che perdano il posto di lavoro , quel posto che  non avrebbero mai avuto se  a questo mondo in giro non  esistessero  i  delinquenti.

Col suicidio è' pur sempre una vita umana che se ne va, spezzata  forse dalla disperazione   e dal rimorso di quanto ha combinato e può darsi  anche dal trattamento  del carcere che a volte è capace  di  essere più disumano che  riabilitativo. 

E mi dà l'impressione che se a gestirlo sono certe guardie carcerarie, la pena è ancora più difficile da sopportare e il suicidio è l'unica via di scampo.

Poveretto lui, e poverette  certe guardie incapaci di umanità, che deridono persino i morti.




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1 commento:

  1. licenziamento ma siamo alla follia politici imprenditori, che rubano milioni di euro ed evadono alla grande se ne escono quasi indenni e per un commento anche pesante ma sempre commento su di un delinquente e non su di un chierichetto parlare di fare perdere il posto di lavoro e pura follia, agenti che sicuramente sul posto di lavoro sono irreprensibili mah povera italia

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