Non frequento
molto, per scelta personale, le trasmissioni televisive di pettegolezzi , ma essendo ultimamente costretto a letto da cause di forza maggiore, ogni
tanto, invece della lettura di un buon libro, ho fatto zapping, nel pomeriggio e nella prima serata, su tali
tipi di trasmissioni .
Così facendo ho notato con vero dispiacere il linciaggio mediatico a cui vengono sottoposti in questi giorni alcuni personaggi della cronaca giudiziaria italiana.
Parlo del povero
Bossetti, così come del marito
di Elena Ceste, e del frate accusato derll’omicidio di Guerrina che sono giornalmente sottoposti, oltre che alla privazione
della libertà personale anche a oltraggio e linciaggio mediatico da parte della pubblica opinione incrementato da certe testate giornalistiche e da certe
trasmissioni televisive.
Probabilmente essi saranno anche colpevoli dei delitti che vengono loro addebitati, e più avanti subiranno la giusta condanna attraverso i vari gradi del processo giudiziario, ma non tocca certo ai giornalisti o a delle
pseudo conduttrici televisive organizzare prima di una sentenza il loro linciaggio mediatico.
Ci sono
delle trasmissioni televisive tipo “Pomeriggio Cinque” e ”Quarto Grado” che
chissà come e perché sono sempre in possesso delle trascrizioni degli interrogatori segreti in
carcere tra il giudice e il sospettato,
ed anche dei colloqui privati tra quest’ultimo
e i suoi parenti venuti a fargli visita in carcere.
E
ultimamente non solo le trascrizioni dei colloqui avvenuti, ma pure il
video di tali interrogatori e colloqui
sono in grado di mostrare sui loro canali televisivi o su You Tube.
Tutto questo
secondo me è scandaloso e non si capisce
come mai le autorità di Polizia e la Magistratura non intervengano a far
cessare tali comportamenti giornalistici
illeciti ed illegali.
Va bene che
i giornalisti devono riempire le pagine dei loro giornali o intrattenere il
pubblico nelle loro trasmissioni
televisive, ma occorre chiedersi come facciano
certi giornalisti e certe testate giornalistiche ( sempre le stesse) ad
ottenere queste trascrizioni di interrogatori o colloqui che per loro stessa natura dovrebbero
essere strettamente riservati e segreti.
C’è forse uno scambio e un flusso di denaro illecito tra i giornalisti e gli informatori spioni
che probabilmente lavorano all'interno degli uffici della magistratura ?
E di questo probabile passaggio di denaro ne sono è al corrente la Guardia di Finanza e la stessa Equitalia, sempre così solerti nel colpire il povero disgraziato che ha perso uno scontrino fiscale e così invece tolleranti nei confronti dei delatori spioni che per denaro o in cambio di favori economici consegnano ai giornalisti documenti riservatissimi?
E di questo probabile passaggio di denaro ne sono è al corrente la Guardia di Finanza e la stessa Equitalia, sempre così solerti nel colpire il povero disgraziato che ha perso uno scontrino fiscale e così invece tolleranti nei confronti dei delatori spioni che per denaro o in cambio di favori economici consegnano ai giornalisti documenti riservatissimi?
A parte il
fatto che trasmettere in televisione
filmati e trascrizioni di interrogatori o di colloqui tra carcerati e i loro parenti , è un
modo per creare nell’opinione pubblica
la sindrome della
colpevolezza dell’inquisito, ma
oltre tutto dove va a finire il concetto
di privacy di questi poveri cristi in
carcere e dei loro parenti che li vanno
a consolare in carcere?
E se
tornassimo allora rendere segreto ciò che deve essere segreto, e punire con multe e radiazioni dall'albo dei giornalisti quelli di loro che cercano di corrompere ed
ottenere con denaro delle notizie riservate, non sarebbe forse una cosa giusta
da fare?
E la
radiazione dall'Albo dovrebbe valere anche per quegli avvocati che avendo diritto
di assistere agli interrogatori o ai colloqui segreti , subito dopo, per ricavarne notorietà o vantaggi economici, si mettono a rilasciare interviste o passare
notizie e trascrizioni di documenti segreti ai
giornalisti.
Così
come sarebbe giusto equo e salutare
anche il cacciare fuori dagli uffici della Magistratura, mediante licenziamento
in tronco, coloro che si rendono
colpevoli di spiate, soffiate o sottrazioni di notizie segrete per passarle
ai giornalisti, perché sarebbe bello riuscire
a ripristinare un pò di legalità all'interno della Magistratura che è per definizione il luogo stesso della giustizia uguale per tutti.
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