2 giugno 2015

86.5) Ahi ahi, mi sa che è iniziato il declino di Renzi!


Ahi ahi,  mi sa che è iniziato il declino di Renzi! 




 Dopo la pubblicazione dei risultati  delle regionali  dei giorni scorsi, ha detto qualcuno che “il fascino che derivava dalla presunta invincibilità del giovane premier esce profondamente sfregiato da questa competizione elettorale".

Ai tanti errori del suo governo, quali:

  •  la  mancata abolizione del Senato e delle Provincie;
  • la  riforma della scuola  incentrata sugli extra poteri  ai Presidi;
  • la non abolizione del finanziamento ai partiti politici;
  • la  riforma elettorale  truffa che attribuisce troppa importanza  al partito più votato, cosicché  se fosse già stata in vigore   in queste elezioni regionali  il M5S sarebbe diventato il partito di governo;
  • il furto del mancato  rimborso del maltolto illegale ai pensionati ;
  •  la   squallida e inutile riforma del lavoro  chiamata Job’S Act che toglie solo diritti ai lavoratori e lascia inalterata la sostanza;
  • il regalo di miliardi  di tasse  che le  società  di slot machines che  gestiscono il gioco d’azzardo, avrebbero dovuto versare  a Equitalia;
  • la tanto promessa e strombazzata mancata riduzione delle tasse, che invece si è trasformata in un loro aumento;
  • oltre a tante altre promesse e baggianate  che adesso sfuggono perché non si riesce più a starci dietro),
il buon Renzi ha ieri   aggiunto anche il regalo  di due amministrazioni regionali  alla coalizione avversaria del centro destra.

Infatti presentando in Liguria per  contrastare il delfino di Berlusconi,  cioè   quel Toti  che  tra qualche anno  sostituirà l’anziano  leader di Forza Italia alla guida del partito, una candidata   senza arte ne parte come l'assessore all'ambiente Paita , che già aveva dato cattivo segno di sé    durante le alluvioni liguri degli  ultimi due anni,  è stato  come se  Renzi al Toti gli avesse detto  :” prego si accomodi pure , le regalo  la Liguria”.

Idem per il Veneto, dove, a contrastare l’imperatore Zaia   il buon Renzi ha messo in campo ,  solo perché a lui  evidentemente sta simpatica o perché magari è stata una sua compagna di università o di bagordi giovanili,  la più antipatica, la più  superbietta delle  adulatrici  della cerchia  delle bullette di periferia che gli ronzano  attorno., col risultato di ottenere una catastrofe elettorale.

 Non parliamo poi  della Campania dove  Renzi ha testardamente voluto imporre l’ex sindaco di Salerno De luca, ampiamente inquisito dalla magistratura, vincendo sì la partita delle regionali, ma rischiando ora di non poter neppure   procedere alla formazione  del governo regionale perché il De Luca verrà dichiarato decaduto dalle Autorità di polizia prima ancora del suo insediamento.

A fronte di tutto questo, però il buon Renzi canta ugualmente vittoria, anche se il suo partito, in confronto alle precedenti  elezioni regionali ha lasciato sul terreno due milioni di voti.

Se va avanti così,  altro che governare fino al 2018 come ha sempre minacciato  gli italiani di fare e come si è sempre augurato  , ma probabilmente neppure a mangiare il panettone di quest’anno ci arriva!
E sarebbe anche un bene , a meno che non  incominci davvero a cambiare registro e a mettersi a fare le vere riforme, cioè quelle che stanno  da tempo reclamando  gli appartenenti al M5S,  e che gli italiani, dando  massicciamente il voto a questo movimento, evidentemente   chiedono che vengano fatte.

Lasci stare il buon Renzi tante  comparsate in Tv dove non fa altro che auto elogiarsi e promettere  mari e monti  che  poi non mantiene,   e si dia invece piuttosto a farle davvero le riforme che interessano gli italiani e il loro  sereno futuro, senza trucchi  nè  atteggiamenti da arrogante  superuomo  che fanno solo  disertare  le urne a  metà della popolazione e  fanno venir voglia all'altra metà di  votare per i suoi avversari politici 

E noi a Natale, o giù di lì,  invece di essere costretti a mandarlo a casa senza panettone, vorremmo invece  vedere la nostra bella Italia in ripresa economica   e guidata da una equipe di governo  competente e onesta  che rubi di meno,  riduca le imposte,  aumenti il tasso di  occupazione e soprattutto   faccia meno promesse.

 E quelle che fa, che poi le mantenga.






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