Il caso di monsignor
gay: lui si sente discriminato, ma può forse un nano fare il corazziere? o un
cieco guidare un aereo?
C’è un teologo, tale
monsignor Charamsa, che ha tenuto una conferenza stampa per presentare un suo
libro e, alla presenza del suo compagno di vita e di avventure sessuali, ha dichiarato di essere gay , di essere felice di esserlo e di non
capire perché le gerarchie della Chiesa cattolica gli siano
contro, e lo vogliano cacciare.
Questa è omofobia, dice
inviperito il bel monsignorino.
Ma a pensarci
bene, a noi non sembra.
Abbiamo chiesto al
nostro amico frate Antonio da Bergamo un suo parere sull’argomento:
-"Non c’è nessuna
discriminazione.
La Chiesa vuole da sempre
che i suoi rappresentanti non siano sposati e vivano casti.
Chi non lo è,
chieda perdono a Dio, che tutto vede e perdona, ma abbia almeno il pudore
di ammettere che la sua condotta è sbagliata.
Invece nel caso di
monsignor gay, non vi è traccia in lui di pentimento, ma
appare evidente solo la volontà di imporre il suo stile di vita
a modello ufficiale di comportamento ecclesiastico.
Egli, dando scandalo ai
fedeli, pretende che la Chiesa, di cui vuol continuare a fare
parte, cambi le leggi e le abitudini millenarie che però, al momento della sua
ordinazione sacerdotale, egli aveva giurato di condividere ed
accettare.
La Chiesa quindi non lo
sta discriminando, ma solamente gli sta dicendo che se lui non vuole più
accettare le regole che a suo tempo ha giurato di osservare, è libero di
andarsene e di scegliersi un'altra strada.
Fare il prete o la suora non
è per forza obbligatorio, e se si è gay o lesbica e non si accettano
le regole, ci sono miliardi di altri mestieri che uno può fare
nella sua vita, dal ciabattino o dalla donna delle pulizie all'ingegnere
elettronico o all'astronauta etc.etc.
D'altronde, è permesso
forse a un nano di diventare un corazziere? o a un cieco di
guidare un aereo?
Ci sono delle regole per
poter accedere a certe situazioni, e non è per discriminazione o cattiveria, ma
semplicemente perché per fare certe cose ci vogliono alcune attitudini o
fisiche o morali, e il nano che non ha l’altezza richiesta o il cieco che porta
triple lenti visive e non vede a un palmo dal suo naso è inutile
che si lamentino che si impedisca loro di fare il corazziere
o di guidare un aereo. Semplicemente, non lo possono fare, e non per
cattiveria.
Faranno sicuramente bene
altre cose nella vita.
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