Meglio Roma o Milano, o viceversa?
In questi giorni salta fuori la diatriba se Milano sia meglio
di Roma , se la città lombarda non sia diventata
o meno la vera capitale morale d’Italia, ma sono
tutte polemiche stupide e sterili e senza senso.
E’ logico che ad uno che dice che Milano è meglio di Roma perché Roma è corrotta , e sporca e mal governata, i romani rispondano che anche Milano non
scherza, con la vecchia faccenda corruttiva di Tangentopoli e con
gli appalti talmente truccati dell’Expo che hanno dovuto nominare un commissario straordinario vecchio stampo in
fatto di onestà e quasi militarizzare la
città per riuscire a far terminare in tempo i lavori, onde evitare una figuraccia mondiale.
Adesso che l’Expo sta volgendo al termine avendo riscosso un meritato e grandioso successo, i milanesi rialzano la cresta e, dimenticandosi tutto il vecchio squallido passato, rivendicano una supremazia di onestà sugli affari sporchi
della capitale politica, autodefinendosi
capitale morale d’Italia.
Ma è una contrapposizione
sterile, che non porta da nessuna parte
ed anzi non fa che esacerbare gli animi dall'una e dall'altra parte della
barricata.
La soluzione è di darsi entrambi una calmata e mettersi finalmente a collaborare ; meglio
ancora, anzi , se le due città si mettono a
copiare l’una dall'altra le idee vincenti e le
trasferiscono nel proprio ambito di competenza.
Tipico esempio di questo travaso di idee mi sembra essere il grandioso successo riscosso dall’ "albero della vita" durante
l’Expo .
Questa struttura, forse non tutti lo sanno, è stata ammirata dai visitatori di tutto il
mondo perché è riuscita a coniugare insieme, in un
armonioso risultato, qualcosa della
bellezza classica rinascimentale di
Roma con l’efficiente laboriosa modernità di Milano.
Infatti la forma dell’albero della vita trae lo spunto dalla pavimentazione della Piazza del Campidoglio, realizzata da Michelangelo per abbellire la propria città, ed è stata copiata dai milanesi per farne il simbolo della modernità dell’Expo e della voglia di futuro dell’Italia intera.
Infatti la forma dell’albero della vita trae lo spunto dalla pavimentazione della Piazza del Campidoglio, realizzata da Michelangelo per abbellire la propria città, ed è stata copiata dai milanesi per farne il simbolo della modernità dell’Expo e della voglia di futuro dell’Italia intera.
Quindi, quando anziché
perder tempo a disquisire
se sia più importante l’una o l’altra, le due città si copiano a vicenda le idee vincenti e le travasano nel proprio ambito
cittadino, il risultato che ne consegue non è una sterile
polemica, ma un abbellimento e una
proposta di arricchimento anche
culturale per i propri cittadini.
E allora, così come Milano ha
saputo superare gli anni bui di Tangentopoli e degli affari sporchi pre Expo, adesso Roma cerchi essere capace di amministrare con competenza ed onestà gli
appalti che le deriveranno dal Giubileo.
Se così accadrà l’Italia sarà in grado di avere le proprie due città principali quali simboli di onestà e laboriosità anziché di contrapposizione, e capaci perciò di far da traino ed esempio agli altri capoluoghi
di provincia .
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