29 ottobre 2015

120.5) Meglio Roma o Milano, o viceversa? Che cretinata! Meglio se collaborano insieme


Meglio Roma o Milano, o viceversa?
Che cretinata!  Meglio se  collaborano  insieme.




In questi giorni salta fuori la diatriba se Milano sia meglio di Roma ,  se la città lombarda non sia diventata  o meno  la vera capitale morale d’Italia, ma sono tutte polemiche stupide e sterili e senza senso.

E’ logico che  ad  uno che  dice che Milano è  meglio di Roma perché  Roma è corrotta , e sporca e mal governata,   i romani rispondano che anche Milano non scherza, con la vecchia faccenda corruttiva di Tangentopoli e  con  gli appalti talmente truccati dell’Expo che   hanno dovuto nominare un  commissario straordinario vecchio stampo in fatto di onestà e  quasi militarizzare la città per riuscire a far terminare in tempo i lavori,   onde  evitare una figuraccia mondiale.

Adesso che l’Expo sta  volgendo al termine avendo riscosso un meritato e grandioso successo,  i milanesi rialzano la cresta e,  dimenticandosi tutto il vecchio squallido passato,  rivendicano una  supremazia di onestà sugli affari sporchi della capitale politica,  autodefinendosi capitale morale d’Italia.

 Ma è una contrapposizione sterile,  che non porta da nessuna parte ed anzi  non fa che esacerbare gli animi dall'una e dall'altra  parte della barricata.

La soluzione è di darsi entrambi una calmata e  mettersi finalmente a collaborare ; meglio ancora, anzi , se le due città si mettono a copiare l’una dall'altra le idee vincenti e le  trasferiscono nel proprio ambito di competenza.

Tipico esempio di questo travaso di idee  mi sembra essere  il grandioso successo  riscosso dall’ "albero della vita"   durante l’Expo .

Questa struttura, forse non tutti lo sanno,  è stata ammirata dai visitatori di tutto il mondo perché è riuscita a  coniugare  insieme,  in un armonioso risultato,  qualcosa della bellezza classica rinascimentale   di Roma con l’efficiente  laboriosa   modernità di Milano.

Infatti la forma dell’albero della vita   trae lo spunto dalla pavimentazione della Piazza del Campidoglio, realizzata da  Michelangelo per abbellire la propria città,  ed è stata copiata dai milanesi per farne il simbolo della modernità dell’Expo e della  voglia di futuro   dell’Italia intera.


Quindi,  quando anziché   perder tempo a  disquisire  se sia più importante l’una o l’altra, le due città  si copiano a vicenda  le idee vincenti  e le travasano nel proprio ambito cittadino,   il risultato che ne consegue non è una sterile polemica, ma un abbellimento  e una proposta di  arricchimento anche culturale per i propri  cittadini.

E allora, così come Milano ha  saputo superare gli anni bui di Tangentopoli e degli affari sporchi  pre Expo,  adesso Roma  cerchi essere capace di  amministrare con competenza ed onestà gli appalti   che le  deriveranno dal Giubileo.

Se così accadrà l’Italia sarà in grado di  avere le proprie  due città principali  quali  simboli di onestà e laboriosità  anziché di contrapposizione,  e capaci perciò  di  far da traino ed esempio agli altri capoluoghi di provincia .


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