15 novembre 2015

127.5) Dietro il fanatismo religioso non c'è altro che sete di potere e denaro.




Adesso tutti a dar la caccia agli islamici. Ma è sbagliato! perché dietro il fanatismo religioso non c'è  altro che sete di  potere e denaro.




Dopo gli attentati- strage di Parigi noi tutti abbiamo paura perché la nostra vita potrebbe essere decisa da un qualsiasi imbecille imbevuto di fanatismo religioso.

Se non ci imbattiamo  in lui, noi vivremo, andremo al lavoro, al cinema, al bar, in chiesa, al supermercato, alla stazione, in biblioteca, e ovunque ci piaccia andare.  
Ma  se per caso  il binario della nostra vita dovesse, nostro malgrado, incrociarsi   con il suo,    la candelina della nostra vita rischia in un attimo  di venire  spenta   senza che neppure ce ne accorgiamo o ce ne possiamo rendere conto.

Puf, e di lì a un secondo, non ci siamo più.
Puf, e in attimo ci ritroviamo storpi o deformi per il resto dei nostri giorni.

E questo  perché?
Perché un cretino  fanatico religioso   vuol  far capire al mondo che il dio in cui lui crede è più  bravo e potente  del dio in cui crediamo noi e perciò vuole ingraziarselo  per  meritarsi il paradiso  uccidendo gli infedeli?

Ma un dio che dovesse poi premiare  con la felicità eterna un simile imbecille  non è un dio  di cui menare vanto,  anzi sarebbe  ancora più miserabile e  arretrato del suo fanatico  estimatore ed adoratore.

Perciò  dobbiamo credere che Dio (o Jahvè,o Allah,o Buddha, o Brahma  o Visnù, o Manitou o come   lo si voglia chiamare) sia un po’ più intelligente di certi  fanatici terroristi  che si fanno saltare in aria con delle cinture cariche di esplosivo  per portare morte e distruzione tra i propri simili  e conquistarsi così  il paradiso, perché se appena appena questo dio  è un po’ intelligente  a questi terroristi vigliacchi  non potrà mai  dare in dono  il Paradiso, cioè la felicità eterna,  perché nessuna religione al mondo  può premiare dei fanatici  assassini di persone inermi e  innocenti.

Ogni religione, qualunque essa sia,  è nata per aiutare l’uomo a vivere meglio, non per complicargli la vita con  regole assurde e inattuabili, e di certo  non per premiare con  la felicità eterna chi  fa del male al prossimo o addirittura lo uccide per compiacere al suo dio.

Ogni religione  deve essere contro la violenza e l’estremismo, deve  difendere e rispettare  l’individuo, credente o non credente, e deve essere basata sul principio che tutti hanno il diritto di vivere in santa pace la propria esistenza, senza  che nessuno mai possa accampare il diritto di poter attentare alla incolumità e alla  vita degli altri.

E allora, sapendo che anche l’Islam, cioè la religione da cui prendono spunto certi fanatici terroristi , è contro la violenza e l’estremismo, 
perché nel Corano c'è il precetto di difendere e  rispettare l’individuo credente o non, viene proprio il sospetto che dietro   certi fanatismi mascherati da  motivi religiosi non si nasconda altro che una sfrenata e  malvagia sete e ambizione  di potere e ricchezza da parte di qualcuno capace di manipolare e sedurre intere comunità di persone.

Cioè, la  strage di  Parigi  di queste ore , in cui sono morte  130 persone e almeno altre duecento sono in fin di vita, ci fa comprendere  come  dietro certi comportamenti fanatico religiosi, non ci sia  Dio, ma il suo opposto, cioè il diavolo . 

E allora, al diavolo il diavolo,  combattiamolo con tutte le nostre forze, facendoci aiutare , attraverso la preghiera e  la voglia di continuare a svolgere  normalmente la nostra  vita,  proprio da quel Dio (o comunque lo si chiami) nel cui amore per  questa umanità  debole e fragile  e malata  noi tutti crediamo .  



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