Beppe Grillo non è altro che un
ologramma del menga, cioè venuto male.
L’ologramma è una fotografia che crea un effetto tridimensionale. ottenuto sovrapponendo due immagini scattate da due o tre punti di vista diversi.
L’ologramma è una fotografia che crea un effetto tridimensionale. ottenuto sovrapponendo due immagini scattate da due o tre punti di vista diversi.
Quindi in realtà
l’ologramma mostra una cosa che non esiste, perché è
semplicemente la sovrapposizione di due o più realtà distinte messe
insieme che ne mostrano un’altra di fatto inesistente.
Perciò dire come fa Beppe Grillo
che in Italia abbiamo un Presidente della Repubblica che è l”'ologramma
di un ologramma”, vuole solo far notare l’insignificanza
politica di un personaggio chiamato alla più alta carica dello Stato, ma
in realtà privo di qualsiasi potere decisionale.
Praticamente è come dire che c’è un
Presidente che non serve a niente, che non fa niente e che quindi è inutile
avere perché tra l’altro non fa che dire cose ovvie e
banali completamente prive di contatto con la realtà .
Lo stesso criterio olografico di
inesistenza si può comunque applicare anche a Beppe Grillo,
ed in effetti egli stesso afferma tale concetto , quando dice che “Sono
Beppe Grillo anzi l’ologramma di Beppe Grillo, cioè sono un
fantasma”, e continua. “Potete passarmi attraverso, io non esisto.”
E allora se non esisti, che cavolo
vuoi da noi? Che ci rompi continuamente le scatole a fare, se non esisti?
Anche tu, al pari di Mattarella, nel
tuo discorso di tre minuti non hai fatto altro che recitare frasi
vaghe e inconcludenti tanto che ci vuole il vocabolario per capire
di cosa parlavi, e perciò meglio sarebbe se tu tornassi a fare il comico e lasciassi fare politica vera al Movimento che hai fondato e che ora
non ha più bisogno delle tue sparate inconcludenti, perché formato
da persone che ormai hanno imparato a camminare da sole.
Sia tu che Mattarella, ologrammi
venuti a male di un ologramma di un' Italia stantia, ritiratevi,
abbiate il pudore di farvi finalmente da parte e
lasciarci vivere in pace senza le vostre stupide e inconcludenti
sparate del cavolo.
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