31 gennaio 2016

11.16) Una transessuale vestita da suora al Family Day.


Una transessuale  vestita da suora al Family Day.



Si sono riuniti in molti ieri  al Circo Masimo a Roma  per  far capire che sono in  tanti ad essere contrari   al disegno di legge che vorrebbe   permettere ai gay di  diventare padri e madri  adottivi di bambini.

Al raduno  partecipavano coppie di uomini e donne regolarmente sposati sia con rito religioso che civile, con relativi figli   al seguito.

C’erano pure i separati e i divorziati,  con le loro giustificazioni di  essere comunque favorevoli al cercare di  ricostituire prima o poi  una loro nuova famiglia.

 Ma dentro la massa, ad un certo punto è stata notata persino la presenza di  una suora .
Ora le suore e i preti   si sa che  per loro definizione,  a meno che   improvvisamente non cambino le leggi ecclesiastiche, non  possono  formarsi una loro famiglia.

E allora alla bella  suorina   è stato fatto notare che la sua presenza  in mezzo a un raduno di famiglie  era un pochino stonata ed è stata invitata ad allontanarsi , tanto più che  l’ostentato cartello multicolore che   sventolava richiamava un pò troppo  i toni e gli argomenti del movimento  contrario dei " nemici" gay.

Ma la bella suorina a questo punto ha fatto le sue rimostranze e ha  fatto capire non solo di non appartenere a nessun ordine  monastico o clericale,  ma  neppure di  essere un’esponente di sesso femminile ,  rivelandosi così   un   transessuale,  cioè di essere  forse una donna imprigionata in un corpo  con attributi genitali  maschili, oppure di essere un uomo  imprigionato in un corpo dalle fattezze femminili .

Essa/esso era dunque e comunque  un infiltrato dal campo avverso se così si può dire,  e l’indignazione delle famiglie “per bene”  è salita di tono e  con urla, toni di voce  alterati e spintoni vari  la scomoda figura dell’ l’infiltrato/infiltrata è stata rimossa e cacciata fuori dal luogo dell’adunanza.

Si è saputo più tardi che la supposta suorina, che poi era un/una  professionista del sesso a pagamento,  aveva scambiato la riunione del family day con  il "pagamento day" ed era scesa in campo per  sollecitare davanti a regolari mogli e figli la riscossione di certi suoi vantati crediti nei confronti di  sei o sette uomini politici  suoi  abituali sex- clienti   che ipocritamente  partecipavano  alla festa delle famiglie  " in regola", pronta a dar battaglia a muso duro  per il grano.

E a quanto pare,  con questo espediente, in serata tutti i suoi crediti risultavano  incassati.


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