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Se
il giudice si alza al mattino con la luna storta o con il piede sbagliato, le sentenze che quel
giorno dichiarerà saranno giuste come i
cavoli a merenda.
Invece le sentenze non devono dipendere dalla
luna diritta o storta di quel tal giudice invece che di quell'altro, ma
devono quasi essere una cosa matematica.
Se
io me ne sto in casa mia a farmi gli affari miei e mi entra un ladro che mi
minaccia o minaccia i miei familiari
o mi vuole privare di cose per le quali io ho fatto sacrifici da una
vita intera, ebbene io nei confronti quel prepotente ho diritto di reagire, e
con ogni mezzo, addirittura fino a togliergli la vita.
Se
ne fosse stato a casa sua invece di aggredirmi o minacciarmi e la sua vita quanto
mi riguarda sarebbe ancora integra.
Ha
voluto farmi del male, io ho reagito,
e lui non c’è più.
Amen.
Nessun
giudice mi potrebbe condannare, luna diritta o storta che abbia, perché la legge prevedrebbe matematicamente il mio diritto di non subire in casa mia, sul posto di lavoro etc. prepotenze da parte di estranei
malintenzionati, fino alla eliminazione fisica
del prevaricatore.
Altro
esempio:
Uno
che sa di doversi mettere alla guida dell’’automobile e tuttavia si ubriaca, si droga e si rende volutamente e manifestamente incapace
di intendere e di volere, e poi lungo il
tragitto va a duecento all'ora e uccide madre e figlia che stanno attraversando
la strada, ebbene, costui deve essere matematicamente condannato all'ergastolo da qualsiasi giudice, luna o non luna, senza attenuanti o scuse o decurtazioni di pena di nessun genere.
La
giustizia uguale per tutti deve diventare una cosa matematica, non più dipendente
dalla luna o dalla parentela del
giudice.
Quanto
poi a considerare troppo severe le pene
senza attenuanti o sconti o riduzioni
temporali, ebbene è proprio così che
devono essere.
Le
pene devono diventare insopportabili per chi ha commesso dei reati.
Il
carcere deve essere una dura zona di
espiazione, sia nel regime
alimentare a pane e acqua che nella privazione dei diritti, e lo
Stato dovrebbe paradossalmente addirittura facilitare l’auto
suicidio dei delinquenti, mettendo a
loro disposizione in carcere delle travi
a cui appiccarsi .
A
pene gravi e certe corrisponderebbe quasi sicuramente una notevole diminuzione dei reati, perché abbiamo ormai tutti fatto la prova che
a pene ridicole, a sconti e a riduzione
di anni di galera, corrisponde un
incremento di delinquenzialità.
Prima
che tutti ci mettiamo ad armarci e ci spariamo tutti addosso, è bene che lo
Stato faccia veramente in modo che la legge sia matematicamente uguale e inflessibile
per tutti , e allora tutti vivremo meglio.
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