15 marzo 2016

32.16) L' olio d’oliva tunisino sulle nostre tavole imbandite.



L olio d’oliva tunisino sulle nostre tavole imbandite.



Appena ho letto che l’Unione Europea  ha autorizzato l’importazione in Italia,  senza alcun dazio, dell’olio di oliva  tunisino, mi sono incavolato come un matto.
Ma come, mi sono detto!  Ma l’Europa  ha proprio deciso di romperci le scatole a noi italiani?
E il nostro governo che lascia fare, che razza di  cavolo di governo è?

Se c’è una cosa che  andava bene in Italia è l’uso abituale sulle nostre tavole dell’olio extravergine di oliva, mentre nel resto  degli altri Stati  dell’Unione chissà con che schifezze condiscono i loro cibi,   e adesso l’Europa ci  vuole rovinare  pure questa bella e sacrosanta abitudine che abbiamo.

Poi però mi sono calmato, mi sono  informato e ho voluto  capire.

E allora è saltato fuori  che, sulla mia tavola, come su quella del 99,99 % delle famiglie italiane, l’olio extravergine di oliva non c’è  mai  stato, nel senso che   non è mai  arrivato, perché i  produttori italiani lo vendono a  20 o 25 euro al litro  e nessuno di noi certamente lo ha mai comprato a questi prezzi per noi impossibili.

Perché l’olio che noi comperiamo nei supermercati    se è di qualità, noi al massimo lo vogliamo pagare  dai 7 agli 8 o 9 euro al litro ,non di certo  a 20 o 25.

Quindi  i nostri olivicoltori tranquillamente ci saltano e  lo esportano  negli altri Paesi  del mondo che probabilmente hanno più capacità economiche di noi italiani.

Sulle nostre tavole, quindi, il vero olio di oliva  extravergine italiano, non è mai arrivato né mai  arriverà, a meno  che ci capiti un colpo di fortuna al totocalcio o all’enalotto.

Noi finora, (e purtroppo lo scopriamo solo adesso) ci siamo sempre cibati di olio di oliva (? o così  almeno  vogliamo sperare ) di provenienza   europea,  magari miscelato con  altri oli di altra origine vegetale.

E adesso quindi che l’Europa  autorizza  la Tunisia ad inviarci il loro olio , non lamentiamoci più di tanto, perché almeno  questo olio in arrivo probabilmente  deriverà dalla raccolta delle olive maturate al sole  del Mediterraneo, e non come probabilmente finora  ci siamo sempre  cibati, di origine di chissà quale schifezza  coltivata in Polonia, Ungheria o Scandinavia.

Viste così le cose, allora, la cattiva Europa, forse, una volta tanto , non  ci sta maltrattando, ma almeno in questo caso   sta comportandosi  bene.


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