15 marzo 2016

33.16) Caro governo, ma trivellati il cervello, che forse fai meglio.


Caro governo, ma trivellati il cervello, che forse fai meglio.



Il 17 aprile ci sarà un referendum contro l'autorizzazione che il nostro governo ha concesso   a diverse società petrolifere straniere di    scavare pozzi di petrolio nel mare Adriatico al largo delle coste pugliesi, vicino alle isole Tremiti e  al largo del Gargano.
Il quesito  referendario  sarà del tipo:  " Vuoi tu cittadino italiano  che venga  annullata la legge che autorizza le trivellazioni di pozzi petroliferi ad almeno 7 km al largo nel  mare Adriatico?  "

Ebbene, la risposta di noi tutti  dovrà essere: Si, Si, Si
Si, e poi ancora Si.
Vogliamo che questa legge venga abrogata.

Ma il governo teme questa risposta, ed allora   fa in modo di questo referendum  che nessuno ne parli,  perché se la gente ( non venendo a conoscenza dell'esistenza di questo referendum)  non andrà a votare, cioè se la partecipazione   dell'elettorato, sarà inferiore al 50 % dei possibili elettori,  la legge non verrà abrogata e quindi  le trivellazioni in Adriatico potranno cominciare.

E cosa c'è poi di così dannoso se  queste benedette trivellazioni  si faranno?
Prima di tutto ai tanti turisti italiani e stranieri che amano le nostre coste e cercano litorali puliti, acque cristalline, orizzonti liberi,  appariranno in mezzo al mare dei colossi di metallo che fuoriescono dal fondo a succhiare idrocarburi e materiali oleosi.
Poi  si deve considerare che verrà messa in forse  la salute del territorio, e di  tutto l'equilibrio dell'ecosistema litoraneo e marino.

A cosa saranno valse  le parole del  Presidente della Repubblica che  a fine anno 2015 ha fatto un bellissimo intervento sulla tutela delle bellezze del Paese e dell'ambiente,  se poi il governo autorizza le trivellazioni  al largo delle  isole Tremiti  che sono un gioiello ambientale conosciuto in Europa e in tutto il mondo ?

Inoltre, proprio adesso che l'importanza del petrolio sta venendo meno nell'economia mondiale  in  quanto  il futuro del Pianeta guarda ormai alle fonti energetiche alternative e rinnovabili,  noi  italiani  ci mettiamo a rovinare uno dei posti più belli del mondo  per la smania di  cercare di   diventare pure noi un Paese petrolifero?

Ma  non ci accorgiamo che ormai siamo fuori tempo massimo?

Ci piace arrivare sempre per ultimi in tutte le cose della politica e dell'economia,rovinando  oltre tutto   le nostre bellezze naturali.

 Senza  tener conto di altri pericolosi fattori  di rischio, come la produzione di rifiuti fangosi oleosi  di composizione incerta e l’utilizzo di tecniche invasive come la produzione di gas da argille e la cosiddetta  e dannosissima  fratturazione idraulica o frantumazione delle rocce  del fondale,  tanto dannosa per l’ecosistema marino.

A scongiurare tanti danni,  votiamo SI al referendum per abrogare la scellerata autorizzazione  alle trivellazioni nel nostro bel mare Adriatico.

E che il governo si trivelli piuttosto il suo cervello, che forse così farà meno danni.


Altri articoli di Politica

Home page

Nessun commento:

Posta un commento