16 maggio 2016

54.16) Comodo tornare a far votare anche di lunedì, quando si ha paura di perdere.



Comodo  tornare a far votare anche di lunedì, quando si ha paura di perdere.
Per l’attuale governo le leggi vanno fatte e disfatte a proprio piacimento 



C’era una volta che gli italiani votavano alla domenica ed anche al lunedì dalle 7,00 alle 14,00.
Poi  qualcuno disse che  era  uno spreco di denaro e di tempo, perché chi votava  di lunedì aveva  la possibilità di assentarsi dal lavoro, pur rimanendo  retribuito , e di fatto si faceva un giorno di vacanza in più .

Era un’anomalia tutta italiana, si diceva, ed era ormai ora che l’Italia si adeguasse,  negli orari e tempi delle elezioni a quanto si faceva nel resto d’Europa, e così si decise di  votare solo alla domenica, dalle ore 7,00 alle 22,00.

Ma adesso il governo  si trova a dover affrontare in pochi mesi due  tornate elettorali di grande rilevanza per lui: le elezioni amministrative nelle grandi città  il 5 giugno, e il referendum confermativo delle riforme  attuate da Renzi  ad ottobre.

E il governo si è accorto di avere paura  dell’assenteismo degli elettori.

La nomina dei nuovi sindaci  non entusiasma nessuno e quindi c’è il timore che  una buona parte dell'elettorato  preferisca una bella gita domenicale al mare,  e addirittura il referendum di ottobre è visto da molti come  l’occasione  per liberarsi dell’attuale governo  disertando le urne  (anche se in questo caso il quorum non è previsto, ma molti  non lo sanno).

Agli occhi del governo e dei partiti   che lo sostengono c’è  il rischio  di  perdere entrambe le tornate elettorali, ed allora ecco che si corre ai ripari.
Per queste due occasioni  un provvedimento ad hoc permetterà che si  torni a votare anche di lunedì.
Poi, passato il pericolo, si  potrà tornare  a votare come nel resto d’Europa, perché in fin dei conti dobbiamo ricordarci che siamo cittadini europei.

 E bravo il governo:  è proprio comodo  far votare anche di lunedì, quando si ha paura di perdere.

E pensare che solo un mese fa il buon Renzi, sul referendum delle trivelle, aveva invitato gli italiani a non andare a votare.
Adesso invece,  avendo fiutato il pericolo dell'assenteismo e del menefreghismo nei confronti delle sue riforme, li invita ad andare a votare anche di lunedì, e, se non basterà, ha già pronto altri provvedimenti per  far votare anche di martedì, di mercoledì etc.

Insomma, per i nostri politicanti da strapazzo, se si vuole vincere,  le leggi vanno fatte e disfatte a proprio piacimento.


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