5 agosto 2016

73.16) Disastro aereo evitato per un pelo a Orio al Serio




Disastro aereo evitato per un pelo a Orio al Serio




Questa notte un aereo cargo   in fase di atterraggio  non ha fatto in tempo a fermarsi ed è finito sulla strada provinciale che corre ai lati dell’aeroporto.

Probabilmente la pista è troppo corta  per dei cargo airbus   di dimensioni così elevate,  e se andava bene per degli aerei  cargo  di media grandezza, per i  bolidi  di grosse dimensioni è ormai inadatta.

Proprio per l'atterraggio e il decollo di aerei di grandi  dimensioni  è stato costruito dai bresciani a Montichiari un aeroporto lontano dai centri abitati   con una pista lunghissima sulla quale far atterrare gli aerei cargo.

Pensiamo solo per un  istante a quanto sarebbe  potuto succedere a Orio se l’incidente fosse avvenuto,anziché di notte,  in pieno pomeriggio, magari  negli orari del rientro  dal lavoro, su quella strada provinciale  trafficatissima.
 Adesso   saremmo qui  probabilmente  a parlare di decine feriti se non di  morti perché,   alla vista dell’aereo che non si fermava   gli automobilisti avrebbero iniziato a frenare, a sbandare  a tamponarsi ,e a lasciarsi invadere dal panico.

Invece per fortuna l'incidente è avvenuto quasi alle quattro del mattino, e in  genere i bergamaschi a quell'ora se ne stanno ancora a nanna in attesa di  muoversi alle prime luci dell’alba per una nuova giornata lavorativa.

Ma  poi,  che ci faceva un aereo cargo  in fase di atterraggio di notte?

Non  risulta forse anche a voi che  l’aeroporto di Orio  deve, per  disposizioni di legge,   essere chiuso al traffico da mezzanotte alle 6.30 del mattino?

E perché’ allora  alle 4.00 del mattino quell'aereo stava atterrando?
Chi l'ha autorizzato, e perché , in barba alle leggi e ai divieti, lo ha autorizzato?
C'era forse un incendio a bordo? C'erano emergenze che mettevano a rischio la vita dei piloti?
No niente di tutto questo; c'erano solo delle merci da scaricare  ed evidentemente il farlo di notte nonostante i divieti, era diventata a Orio una prassi normale.

Qui c’è qualcosa che non va : se le leggi di chiusura dell’’aeroporto al traffico notturno esistono, qualcuno le deve far rispettare, e  chi non le rispetta deve andare in galera, anche se poi di fatto, per  mera fortuna,  non c'è scappato il morto. 

In conclusione  :  da questa  brutta vicenda si capisce sempre di più che la vocazione  dell' aeroporto di Orio al Serio deve essere quella di trasportare passeggeri  con aerei di  medie dimensioni, mentre  per gli airbus giganti o per i cargo   tutto il traffico merci  dovrebbe essere convogliato  verso l aeroporto di Montichiari, che è stato costruito dai bresciani apposta per quello.


Ma  purtroppo   stupidi motivi di campanilismo e di rivalità  tra le due provincie di Bergamo e di Brescia, se non appianati,   possono, in certe circostanze  mettere  a repentaglio la vita di tante persone che, per necessità o per lavoro, si trovano obbligate a transitare sulle strade adiacenti  l' aeroporto di Orio.

Quindi le cose da fare, e da subito, perché già si è perso troppo tempo, sono chiare:
A Orio, o si  aumenta da tre a cinque chilometri la lunghezza della pista di atterraggio per i  bus cargo (il che è  logisticamente impossibile  perché la pista arriverebbe al centro della città di Bergamo)  oppure i cargo  vanno mandati a Montichiari.

 E di notte il divieto di  atterrare o decollare  per gli aerei deve essere un obbligo fisso, non un optional,  pena la galera per le autorità di qualsiasi livello gerarchico  che  non rispettano o non fanno rispettare  le regole. 

E tutto ciò per la salvaguardia  della cittadinanza da disastri o inconvenienti che si possono, come si vede, verificare.
E  questo  ha più valore della tutela  dei pur legittimi   interessi economici di qualche potentato locale che si crede il "dio in terra",  ed è convinto che  il rispettare le leggi sia un obbligo per  gli altri, e non anche per sè stesso. 

Ma speriamo che le poltrone sulle quali sono abbarbicati tenacemente  questi dirigenti   aeroportuali che se ne fregano delle leggi e dei regolamenti   mettendo  così  a repentaglio  la vita dei cittadini,  comincino a traballare e a scricchiolare  facendo loro sentire   per una volta  puzza di bruciato sotto il   sedere, di modo che quindi tolgano
 il disturbo alla svelta, tornando a fare mansioni più adatte alle loro capacità lavorative, quali lo spurgo dei cessi o la pulizia dei cassonetti dei rifiuti.

Perché, lo ripetiamo, chi gioca con la vita degli altri per  esclusivo suo interesse economico , violando leggi, divieti e regolamenti,  più che la fiducia  dei suoi concittadini  merita la galera. 




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