Guerra tra L’Eco di Bergamo e l’Atalanta. Clamoroso autogol del giornale.
Il nostro caro amico Frate Antonio da Bergamo ci ha tenuti in questi giorni informati sulla diatriba che è improvvisamente scoppiata tra il quotidiano locale “L’Eco di Bergamo” e la società calcistica Atalanta Bergamasca Calcio.
Dovete sapere che per moltissimi bergamaschi l’Atalanta è un’istituzione irrinunciabile, e che la vita senza il tifo per l’Atalanta sarebbe una vita priva di ogni senso.
A Bergamo non si dice: ”Vado allo stadio a vedere la partita tra l’Atalanta e qualsiasi altra squadra di calcio”. Si dice semplicemente: "Vado all’Atalanta”.
Con questo antefatto, qualche giorno fa il suddetto giornale se ne è venuto fuori con un articolo del Direttore, nel quale si informavano i lettori che d’ora innanzi sarebbero stati dedicati meno articoli e interviste all’argomento calcistico, in quanto la società Atalanta si era resa colpevole di lesa maestà nei confronti di qualche giornalista di quella testata forse un pò troppo invadente.
Beninteso, si premuniva di assicurare il Direttore, i servizi sulla cronaca e i risultati delle partite dell’Atalanta sarebbero stati comunque sottoposti al vaglio dei lettori del quotidiano, ma d’ora innanzi, essendo stati offesi i suoi giornalisti, il quotidiano avrebbe dedicato sempre meno spazio ed enfasi alle avventure o disavventure calcistiche di quella società.
Il giornale pensava così di ridimensionare la società calcistica in questione. dandole un bel calcione negli stinchi perché si rimettesse in riga e chiedesse scusa per le offese impartite ai suoi giornalisti, ma l’Atalanta, per la verità , di fronte a queste dichiarazioni di guerra, non ha mosso ciglio, non ha rilasciato nessun comunicato.
A questo punto il giornale nei due giorni successivi ha pubblicato lettere di plauso alla sua linea di dura intransigenza e già pregustava che i dirigenti atalantini si sarebbero recati a Canossa in ginocchio per chiedere scusa delle loro malefatte.
Invece, con sorpresa e grande scorno del direttore del giornale, nei giorni seguenti la redazione del quotidiano e il suo sito internet sono stati subissati da lettere indignate da parte di numerosi lettori che dichiaravano espressamente la loro rinuncia all’acquisto del giornale se esso non si fosse più interessato alle vicende dell’Atalanta con lo stesso spazio e la stessa enfasi di sempre.
E non si usavano giri di parole, come è nella natura dei bergamaschi.
La minaccia alla rinuncia all’acquisto del giornale, veniva anzi motivata con frasi esplicite del tipo: ”Caro Direttore, …del suo giornale mi interessa solo ed esclusivamente l’Atalanta. Letto quello, finito l’interesse.E se non sono stato sufficientemente chiaro, questa mia lettera vale anche quale disdetta dell’abbonamento al suo quotidiano”.
"Il suo giornale lo leggo solo perché pubblica qualche notizia giornaliera dell’Atalanta; smettete di dare queste notizie e non lo comprerò più".
"Del suo giornale mi interessa solo l’edizione del lunedì perché racconta la partita dell’Atalanta; anzi, se so che l’Atalanta ha perso, il suo giornale non lo compero neppure.
Certo che per il Direttore di quel quotidiano e per il suo staff di giornalisti queste lettere devono essere state di grande consolazione. La loro fatica e il loro impegno per confezionare un quotidiano con una sua certa linea politica, con certi suoi ideali, tutto viene messo in discussione e rifiutato da una buona fetta di lettori, ai quali non gliene frega niente di ideali e di linea politica.
Vogliono semplicemente che il giornale parli di Atalanta e basta. Anzi meglio ancora se cambia nome e diventa “L’Eco dell’Atalanta.”.
Un bell’autogol per quelli dell’Eco di Bergamo, non c’è che dire. Sono andati a stuzzicare la società calcistica Atalanta, e questa, senza neppure dire ne ao ne bao, attraverso i suoi tifosi gli ha fatto gol.
Quei giornalisti e quel Direttore non avevano capito molto, finora, dei loro lettori bergamaschi.
Eppure si fregiano della parola "Bergamo" nel titolo del loro quotidiano.
ma fatti un po' di cultura va là. In questi anni L'Eco ha parlato fin troppo di Atalanta....e ne hanno pieni i coglioni di atalanta molte più persone di quelle che non comprranno più il giornale.
RispondiEliminaIl giornale deve fare cultura....e non parlare solo di 4 gatti che tirano calci al pallone.
Se tutti ragionassero come te sarebbe la fine
DICIAMO CHE QUESTO ANONIMO DOVREBBE FARSELA LUI LA CULTURA. IMPARANDO A NON INSULTARE, MAGARI ANCHE UN CORSO DI MATEMATICA PERCHE' DEFINIRE 4 GATTI UNA NAZIONE INTERA CHE AMA IL CALCIO MI SEMBRA UN PO STRANO, SENZA CONTARE CHE SE PENSA DI FARE CULTURA CON L ECO PUO' ASPETTARE ANCORA MOLTO. CHE AL SIGNORE PIACIA O NO A BERGAMO L ATALANTA E' UN FATTO NON SOLO SPORTIVO MA ANCHE SOCIALE POLITICO ECONOMICO MI SPIACE PER LUI MA E' INCONTOVERTIBILE E INSINDACABILE CHE SIA COSI' I FATTI SONO LI A DIMOSTRARLO
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