L' ISTAT e il costo della vita a zero. Brrr... che freddo!
In questo periodo alcuni giornali sono passati da 1 euro a 1, 20 euro,
con un aumento del 20%
La benzina continua ad aumentare. E se aumentano i prezzi dei carburanti, siccome gran parte delle merci viaggia su strada, tutto costa di più.
Il prezzo delle bottiglie di acqua minerale, nei negozi e nei supermercati continua a salire, centesimo dopo centesimo.
Si registrano rincari nei prodotti turistici e sono in crescita i conti da pagare dopo le consumazioni in ristoranti, pizzerie, camping e agriturismo.
Tutti questi aumenti sono parzialmente controbilanciati dalle diminuzioni dei prodotti elettronici, perché l’hi-tech, computer e software, è l’unico settore dove i prezzi, grazie a Dio, continuano a calare.
In sintesi, l’inflazione, a giudicare dalle opinioni di negozianti e clienti consumatori , non è proprio così ferma.
Solo l’Istat dice che l’inflazione è a zero,e ancora una volta purtroppo siamo di fronte a dei dati che non sono affidabili.
Forse all’Istat non sanno usare i software avveniristici e costosissimi di cui dispongono.
Forse è meglio dare ai geni matematici dell’Istat delle semplici calcolatrici manuali, oppure dei bei pallottolieri colorati. E molti di loro, magari, mandiamoli per le strade a suonare l'organetto.
Nessun commento:
Posta un commento