Essere un popolo significa avere dei momenti di unità anche sentimentale col passato e significa condividere dei sentimenti comuni con gli abitanti di una certa area geografica.
Questi sentimenti devono essere osservati e rispettati da tutti, e a maggior ragione da chi occupa responsabilità istituzionali, perchè il popolo italiano non è di certo un’accozzaglia di persone capitate lì per caso.
I ministri facenti parte del governo della Repubblica Italiana hanno quindi degli obblighi di rappresentanza di questo popolo che bene o male se ne sta insieme , tra mille difetti e mille difficoltà, alle quali è bene non aggiungere anche la scarsa propensione di certi ministri a celebrare con esso le ricorrenze più significative della sua Storia.
Gli antenati del popolo italiano duemila anni fa conquistavano il mondo e portavano ad esso leggi di diritto e di civiltà ancora oggi insuperate.
Se ora esso è un popolo decaduto, forse e in gran parte, la responsabilità di questa perdita di valori ricade sulla classe politica che lo rappresenta perché bigotta, meschina , dominata dall’avidità della corruzione e del potere e incapace di esprimere valori superiori.
Un ministro leghista, anche se ama la Padania e non l’Italia, nel momento in cui accetta di fare il ministro dell’Interno, o delle Riforme, o della Semplificazione o di quant’altro , in quella veste rappresenta l’Italia intera ed ha obblighi protocollari e di galateo istituzionale.
Se in un determinato giorno la legge e l’ usanza storica celebrano la Festa della Repubblica, bisogna stare alle regole ed alle consuetudini , bisogna andare alla parata, applaudire e mettersi sull’attenti quando suonano l’inno nazionale.
Perché, lo ripetiamo, siamo un popolo, non un’accozzaglia di persone capitate lì per caso, e abbiamo il diritto di essere rappresentati dalle nostre Autorità con rispetto e amor di Patria.
Lo stesso amor di Patria che, tra qualche tempo, forse gli attuali ministri leghisti potranno dimostrare alla loro Padania, ma che, fintanto che essa come entità politica non esiste, sono tenuti a riversare sulla tanto odiata Italia.
Se fossero persone coerenti forse dovrebbero smetterla di fare i ministri nel governo dell’Italia unita, e starsene allora sì e con ragione a casa loro, distogliendosi dalle celebrazioni e dalle ricorrenze tanto odiate, perchè tanto il popolo italiano di gente così mediocre, per rimpiazzarli, ne trova a bizzeffe.
condivido in pieno i commenti precedenti al mio,
RispondiEliminama vorrei fare ancora qualche considerazione:
e grave che un ministro della repubblica italiana non si sia presentato sul palco delle autorita' preferendo di andare a varese(magari ad esibirsi col suo sax)ho notato che a varese le forze dell'ordine indossavano la stessa divisa di chi ha sfilato a roma.
lo stipendio di marroni e di tutta l'accozzaglia leghista viene pagato da (roma ladrona)immeritatamente.
suggerisco inoltre ai vari marroni,salvini,castelli,borghezio,al tandem bossi,calderoli....ecc di recarsi in pellegrinaggio un volta all'anno a redipuglia prov. di gorizia(possibilmente dopo aver fatto un bagno di pulizia corporea radicale e senza scarpe per evitare che con i loro germi padani inquinino le tombe)di leggere tutti i nomi di chi e morto per la patria (e ce ne sono tanti di romani ladroni calabresi siciliani pugliesi campani...... TERRONI....)E DI RECITARE UN ATTO DI DOLORE E CHIEDERE PERDONO PER TUTTE LE CAZZATE CHE DICONO 24 ORE SU 24....DUBITO CHE ABBIANO L'INTELLIGENZA DI FARLO.RICORDO INOLTRE AL MINISTRO E AI SUOI COLLEGHI CHE L'IMPERO ROMANO AVEVA NELLE LORO CASE GIA' DA ALLORA L'ACQUA CALDA.
UN'ULTIMA COSA: SARA' DIFFICILE PER VOI DIVIDERE L'ITALIA NON CI RIUSCIRETE NEANCHE DICHIARANDO GUERRA A ROMA.........NE VEDREMO ANCORA DELLE BELLE.
GIUSEPPE