Perbacco, sono stato via neanche 15 giorni e in questo periodo ne sono successe di tutti i colori.
L’Italia calcistica si è fatta infilzare come il più sprovveduto dei polli nel girone più facile che mai le era capitato.
Una banda di giocatori , bolsi e e vecchiacci senza arte ne parte, guidata da un arrogante tipo coi capelli bianchi che viveva di ricordi intabarrato in una tuta color rosso cardinalizio.
Grazie a Dio, a dimostrazione della maturità della nostra gente, questo gruppo di atleti strapagati e stracotti non è stato neppure insultato, ma semplicemente ignorato dai più al rientro dal disastroso torneo Sudafricano.
Che vadano tutti a farsi le vacanze, questi straviziati e strapagati pseudo atleti, che i veri calciatori sono altri e ce ne siamo accorti assistendo alle vere e combattute partite delle squadre delle altre altre Nazioni.
L’Italia politica si è inventata il più corto e inutile ministero di questo mondo che non si è capito bene neppure come si chiamasse: chi dice dell’attuazione del federalismo, chi del decentramento e della sussidiarietà, mentre il suo esimio e inutile ministro si è sciolto come burro al sole lasciando dietro di se un nauseabondo odore di marciume e di bruciato.
Berlusconi in questo periodo mentre io e milioni di altri ci sollazzavamo sulle spiagge, si è fatto il giro del mondo in inutili vertici di G8 e di G20, ha fatto 50 ore di volo, decine di incontri e colloqui bilaterali con i potenti del mondo, ha compiuto due visite di stato in Brasile e a Panama, ha firmato accordi e contratti ed ha trovato perfino il tempo di parlare del suo Milan e delle sue televisioni.
Ed a proposito di queste, recatosi a Panama su consiglio di Emilio Fede per fare un acquisto eclatante per la sua azienda , ha fatto una gaffe fenomenale quando, solo sul posto si è reso conto che il canale di Panama non era un nuovo canale televisivo satellitare da aggiungere ai vari mediaset premium o mediashopping, ma che di un canale per la navigazione delle navi si trattava.
Incavolato nero per la figuraccia occorsagli, al suo ritorno in Italia ha subito convocato i suoi fedelissimi lecchini in estenuanti riunioni e al grido di “ Ghe pensi mi” ha minaccato querele e ritorsioni ed epurazioni su quelli tra loro che osano anche solo pensare che il suo ciclo politico stia ormai per imboccare la fase discendente.
Perché lui, a 75 anni è ancora giovane ed ha energie da spendere, e siccome ha deciso che camperà (ahi noi sfortunelli!) fino a 125 anni, la sua carriera politica è appena agli inizi ed ha ancora tra le sue possibile mete quelle di Presidente della Repubblica italiana, per tre settennati di fila, e più in là quella di Presidente ad interim della Unione Europea, e chissà ( mai precludersi niente nella vita) anche quella di Sommo Pontefice.
Sono stato via neppure 15 giorni e… tu guarda che casino!
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