Che reato hanno commesso?
Ministro Maroni, ma lei ci ha preso per dei deficienti?
I libici, da bordo della motovedetta regalata loro dall’Italia, hanno intimato l’alt in lingua italiana al peschereccio di Mazara del Vallo che stava indebitamente pescando nel tratto di mare dove Libia e Tunisia hanno impiantato una zona di ripopolamento ittico, il codidetto "mammellone".
Forse che ci si rivolge in lingua italiana a dei clandestini extracomunitari?
In genere no, a meno che si sia pensato trattarsi di clandestini italiani che cercavano di sbarcare in Libia per trovare rifugio alle ingiustizie del loro Paese e guadagnarsi un avvenire di pace e di serenità nelle tende di prigionia allestite nel deserto dal colonnello Gheddafi.
Caro il mio ministro, lei sa benissimo che siccome non è la prima volta che le navi di Mazara del Vallo effettuano questa pesca abusiva in quel tratto di mare , la reazione dei libici è stata proprio quella di sparare intenzionalmente contro il peschereccio, sapendo che si trattava di nave italiana.
Ma lei tuttavia ci viene a dire che, a fronte di un comportamento illecito sia dei marinai italiani che della guardia costiera libica, i colpi di arma da fuoco sono stati sparati perché si pensava che su quella nave ci fossero dei clandestini?
Il ragionamento che lei fa non è un ragionamento serio ed è indegno di un ministro responsabile.
"I libici stavano semplicemente sparando a dei clandestini.
Non volevano fare niente di male.
Si è trattato di un equivoco."
Con questo ragionamento lei quindi, viene ad ammettere che sia lecito sparare a dei clandestini.
Non è lecito sparare a dei marinai italiani anche se stanno commettendo un reato di pesca, ma sparare ai clandestini che male c’è?
E’ il vostro vecchio ritornello, della Lega intendo, quello di considerare i disperati che scappano dai loro Paesi immersi in guerre tribali e fratricide per venire in Italia e in Europa a cercare un posto di lavoro e un avvenire di pace, come dei delinquenti che abbiano commesso chissà quali reati ed ai quali è lecito sparare addosso.
Per lei, ministro, da parte dei libici "è stato uno sbaglio quello di sparare addosso a dei marinai italiani."
I libici hanno quindi coerentemente chiesto scusa e la cosa finisce lì.
E vedano di non farlo più, altrimenti non regaliamo loro più niente.
Lo sbaglio quindi non ci sarebbe stato se si fosse semplicemente trattato di sparare su dei poveri cristi di pelle nera in cerca di sopravvivenza.
In questo caso si sarebbe trattato di una amorevole e amicale azione di reciproco aiuto tra due Stati, Libia e Italia, che hanno deciso di viaggiare insieme a braccetto per le vie del mondo combattendo di comune accordo a suon di sparatorie ad altezza d’uomo le ingiustizie e i reati di sbarco clandestini commessi da povera gente generalmente dalla pelle nera.
Un ragionamento così cinico fa ribrezzo, ed è bene che lei se ne dissoci quanto prima se ci tiene ancora ad essere rispettato da almeno una parte del popolo italiano.
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