Cartelli stradali leghisti
Il sig. sindaco del mio paese
da due anni a questa parte è un sindaco leghista E gli sarebbe piaciuto mettere a tutti gli ingressi del paese
dei cartelli stradali in dialetto
“che ricordassero la nostra cultura, le nostre tradizioni locali, le nostre radici e il nostro passato”.
Parole roboanti per dire che gli sarebbe piaciuto indicare il nome del paese in dialetto,
ma il Comune non ha i soldi per fare questi cartelli e tutto sommato se i soldi ci fossero,
ai cittadini servirebbero altre cose ben più urgenti.
Compare sulla scena allora un privato (una ditta di autotrasporti locale)
che provvede, con una sua specifica liberalità sia alla realizzazione che alla installazione dei cartelli dialettali
posandoli sotto quelli tradizionali.
Il sig. sindaco del mio paese,
rivendica con orgoglio questo cambiamento epocale
della toponomastica stradale
che non è costato al Comune nemmeno un centesimo di euro.
Perché collocare dei cartelli in dialetto è ormai diventato un modo per identificare un paese amministrato dai leghisti.
grazie alla liberalità privata,
nella scia che è diventata una sorta di marchio di fabbrica della Lega Nord.
Ben presto arriveranno gli auguri e le felicitazioni da parte dei dirigenti provinciali.
E forse anche dalle alte sfere del partito.
Però, caro sindaco, sei sicuro che tutta l’operazione non ti sia costata niente?
Perché un privato che regala soldi al Comune, prima o poi passerà certamente all’incasso. E, ti chiedo scusa, Sindaco,
ma come la mettiamo se un altro privato,
poniamo un musulmano benestante,
o un giapponese in vena di liberalità
ti chiedessero di mettere agli ingressi del paese dei cartelli stradali
espressi in lingua araba?
o in lingua giangianese?
o magari cirillica?
o magari cirillica?
può far mettere i propri cartelli nel dialetto o nella lingua che desidera,
tanto per il Comune sono gratis,
e quindi,
quanti cartelli stradali potremmo vedere appesi lungo i confini comunali?
Signor Sindaco, ci pensi un pò su.
E veda se non è stata una decisione un po’ troppo affrettata quella di accettare la liberalità pelosa di quel tal privato cittadino.
sei un pirla....forza lega! se un privato vuol mettere i cartelli in arabo lo può fare, basta che lo voglia il suo sindaco...magari pisapia|!!!
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