26 febbraio 2013

11.3) Ci siamo sbagliati proprio tutti



Ci siamo sbagliati proprio tutti. 



C’era chi lo dava per spacciato e invece  è più vivo di prima.

Lo abbiamo accantonato un po’ troppo in fretta  e allora lui, questo vecchietto arzillo e  giovincello, con una nuova fidanzatina ad ispirarlo e  a  ringalluzzirlo,   ha voluto   stupirci con nuovi effetti speciali.

Ce lo siamo trovati davanti  in tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche  e in tutti in convegni possibili e immaginabili ad ogni ora del giorno e della notte.
 Era dappertutto, in tutte le notizie, e i telegiornali ci parlavano di lui in ogni momento,  cosa stava pensando e cosa stava facendo.

Così lui per un mese  ci ha riempito la testa di tante balle, di tante nuove promesse , di tanti nuovi condoni e di tante  invettive  contro la magistratura , riuscendo a  rimbambirci  tutti solennemente fino al punto che poi  , nel buio e nella solitudine della  cabina elettorale, lo abbiamo di nuovo votato e stravotato. 

E ora che ha ribaltato tutti i pronostici di una sua   eclissi dalla scena politica, adesso ognuno di noi  si prepara a parlare di lui in ogni circostanza e  a pronunciare il suo nome di nuovo almeno una decina di volte ogni giorno.

Egli  sarà di nuovo  in tutti i nostri discorsi   e non fa niente se  con la sua politica dissennata e  balorda   egli ci porterà di nuovo sull’orlo di un  abisso.

 Lo abbiamo voluto noi , no? Lo abbiamo votato!

 E allora già da adesso pregustiamoci  i futuri duelli verbali con la sig.ra Merkel e con i burocrati europei che lo hanno in così poca stima.
 Ah! che goduria  vedere che  lo maltrattano  e non lo possono vedere, mentre noi lo votiamo in continuazione !

Andremo a fondo, con la nostra economia che calerà a picco, con i nostri milioni di disoccupati, con i nostri secolari   mali atavici,  ma come è  bello  sapere che   lui, in quanto  vero  rappresentante della nostra cialtroneria  italica, è di nuovo  nelle stanze del potere per  merito nostro,popolo bue che non siamo altro,   che non riusciamo evidentemente a fare a meno di lui e poi ci piangiamo addosso perché  ci sta sempre tra i piedi.

Berlusconi è il ritratto dei nostri difetti nazionali:noi siamo dei bugiardi nati che  si vergognano di dire che lo hanno votato (" chi, io? ma ti pare possibile che io?"), nonchè evasori  del fisco se appena appena ci è possibile,  con scarsa propensione al rispetto della legge  e della cosa comune,  sempre  prontissimi a dichiararci innocenti  e a cercare scuse quando ci beccano.
  

Si dice che ogni popolo  ha  la classe politica  che si merita, e forse   per noi, con politici come Berlusconi  il proverbio mi sa che è vero.


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