Non dico che la Chiesa sbagli nel vietare i funerali
religiosi a Priebke, non ne ho né l’autorità,né la forza del ragionamento per fare una simile dichiarazione, ma di
certo la cosa come cristiano mi lascia
perplesso .
E’ vero, Priebke è
stato un criminale e come tale la Storia lo ha giudicato e gli uomini lo hanno
condannato, ma qui adesso si tratta di consegnare la sua anima a Dio e non c’è
motivo per non farlo nei modi e nelle
maniere liturgiche che vengono
utilizzate per tutti gli altri, che siano stati in vita peccatori o meno.
Ora che con la sua morte se n’è andato, toccherà a Dio
stabilire il suo grado di colpevolezza e trovargli una sistemazione a lui adatta per l’eternità.
Ricordiamoci che noi tutti ( chi in modo impegnato ed altri in modo tiepido) professiamo
una fede nella quale è detto che il
Figlio di Dio è sceso sulla Terra per salvare i peccatori e, a dimostrazione ultima e pratica di questo
concetto, ha perdonato sulla croce il ladrone che si era pentito e gli ha
promesso l’ immediato ingresso in
Paradiso.
Purtroppo, si dirà,
Priebke, a differenza del ladrone non si è mai pentito dei suoi
misfatti, e questo quindi autorizza il non perdono da parte della Chiesa, ma
cosa ne sappiamo noi se questo suo mostrarsi
ufficialmente impenitente non sia stato altro che uno scudo di difesa nei confronti della
curiosità dei media ?
Siamo proprio così sicuri che nel suo intimo egli non abbia
mai ceduto al rimorso e non abbia mai accondisceso alla grazia dei doni dello
Spirito Santo che gli indicava il pentimento interiore quale condizione essenziale per la salvezza
della sua anima?
Vogliamo forse mettere in dubbio l’efficacia della Grazia di
Dio, solo perché i misfatti commessi da Priebke sono stati storicamente odiosi e particolarmente gravi?
Il negare ad un morto i conforti religiosi sa tanto di
antiche usanze della vecchia Chiesa medioevale, mentre avremmo tutti sperato che nella Chiesa del
post concilio e in modo ancor più
evidente nella nuova Chiesa di Papa Francesco questi giudizi su ciò che
agli occhi degli uomini è bene o male venissero lasciati a quell’ Essere
singolare che, perché tutto sa e tutto capisce e perdona, è l’unico a non
sbagliare nel suo Giudizio.
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