13 ottobre 2013

76.3) E’ giusto negare i funerali religiosi a Priebke?

E’ giusto negare i funerali religiosi a Priebke?




Non dico che la Chiesa sbagli nel vietare i funerali religiosi a Priebke, non ne ho né l’autorità,né la forza del ragionamento  per fare una simile dichiarazione, ma di certo  la cosa come cristiano mi lascia perplesso .

E’ vero, Priebke  è stato un criminale e come tale la Storia lo ha giudicato e gli uomini lo hanno condannato, ma qui adesso si tratta di consegnare la sua anima a Dio e non c’è motivo per non farlo  nei modi e nelle maniere  liturgiche che vengono utilizzate per tutti gli altri, che siano stati in vita peccatori o meno.

Ora che con la sua morte se n’è andato, toccherà a Dio stabilire il suo grado di colpevolezza e trovargli una sistemazione a lui  adatta per l’eternità.

Ricordiamoci che  noi tutti ( chi in modo  impegnato ed altri in modo tiepido) professiamo una fede nella quale è detto  che il Figlio di Dio è sceso sulla Terra per salvare i peccatori e,  a dimostrazione ultima e pratica di questo concetto, ha perdonato sulla croce il ladrone che si era pentito e gli ha promesso  l’ immediato ingresso in Paradiso.

Purtroppo, si dirà,  Priebke, a differenza del ladrone non si è mai pentito dei suoi misfatti, e questo quindi autorizza il non perdono da parte della Chiesa, ma cosa ne sappiamo noi se  questo suo mostrarsi ufficialmente  impenitente non sia stato altro  che uno scudo di difesa    nei confronti della curiosità dei  media ?

Siamo proprio così sicuri che nel suo intimo egli non abbia mai ceduto al rimorso e non abbia mai accondisceso alla grazia dei doni dello Spirito Santo che gli indicava il  pentimento interiore  quale condizione essenziale per la salvezza della sua anima?
Vogliamo forse mettere in dubbio l’efficacia della Grazia di Dio, solo perché  i misfatti  commessi da Priebke   sono stati storicamente  odiosi e  particolarmente  gravi?

Il negare ad un morto i conforti religiosi  sa tanto di  antiche usanze della vecchia Chiesa medioevale, mentre  avremmo tutti sperato che nella Chiesa del post concilio e in modo ancor più  evidente nella nuova Chiesa di Papa Francesco questi giudizi su ciò che agli occhi degli uomini è bene o male venissero lasciati a quell’ Essere singolare che, perché tutto sa e tutto capisce e perdona, è l’unico a non sbagliare  nel suo Giudizio.


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